Dall'infanzia passata a Varramista fino agli anni di Pontedera, alla guida della Piaggio. Giovanni Alberto Agnelli, conosciuto perlopiù come "Giovannino", usato per lasciarlo nell'anonimato alle prime esperienze lavorative nell'azienda di famiglia, è scomparso ormai 25 anni fa, il 13 Dicembre 1997, a soli 33 anni.
Un quarto di secolo che, però, non hanno cancellato la sua memoria. Anzi: il suo approccio imprenditoriale, non ingabbiato nella prospettiva del solo profitto, ma aperto alla dimensione sociale dell'impresa, rimane ancora oggi un punto di riferimento per molti.
Anche per questo, oltre che per la sua umanità ampiamente riconosciuta, Giovannino Agnelli sarà ricordato con una cerimonia a Montopoli in val d'Arno, dove proprio alla tenuta di Varramista, con la madre Antonella e la nonna Paola dei conti Antonelli, ha trascorso parte della sua infanzia.
L'appuntamento, fissato per il prossimo 10 Dicembre, pare essere molto atteso. Non solo per la ricorrenza, ma anche per gli ospiti che potrebbero partecipare: oltre al presidente della Regione, Eugenio Giani e a Enrico Rossi, sindaco di Pontedera ai tempi della presidenza in Piaggio di Agnelli e poi presidente della Toscana, potrebbero esserci John e Lapo Elkann, cugini di Giovannino, e altri parenti.
L'amministrazione montopolese, infatti, ha invitato anche la famiglia Agnelli alla cerimonia e rimane in attesa delle conferme, che potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
Per il momento, invece, non sembrano esserci in programma iniziative pontederesi per celebrare la memoria di Agnelli: del resto, proprio alla Piaggio, Giovannino ebbe modo, in prima linea, di dar attuazione ai suoi principi di gestione dell'impresa. Ancorando fortemente l'azienda alla città e dando il là al progetto che, qualche anno dopo, avrebbe dato vita al Museo Piaggio.