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Giro d'Italia in bici senza soldi, un mese dopo

Molti degli sconosciuti che hanno ospitato il diacono Giani si sono ritrovati in piazza San Pietro con lo striscione: "Gli angeli di Tommaso"

Giani, quarto da sinistra, in piazza San Pietro, insieme ad alcune delle persone che lo hanno ospitato

Il diacono di Pontedera Tommaso Giani, che opera nella diocesi di San Miniato, ha intrapreso un mese e mezzo fa un giro d'Italia in bicicletta per, parole sue, "testare lo stato di salute della comunità".

L'obiettivo era quello di arrivare in paesi e città a orario di pranzo e cena e riuscire a farsi ospitare da sconosciuti. Chi apriva le porte per la cena doveva dare a Tommaso anche un posto dove dormire.

Un'avventura lunga una decina di giorni e oltre mille chilometri di pedalate, da San Miniato fino a Reggio Calabria. 

Molti dei 25 sconosciuti che hanno ospitato Tommaso sono arrivati da Siena, Roma, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria per radunarsi insieme a Giani a Roma, in piazza San Pietro. Un'occasione per "presentarsi a vicenda, fare amicizia, raccontarsi in quali circostanze e in quale punto preciso del viaggio mi avevano raccattato", come ha spiegato il diacono stesso.

La giornata è poi proseguita con un pranzo tutti insieme, nella palestra di Corviale nel "quartiere popolare dove ero stato ospitato nella tappa romana del mio viaggio. È stata un'emozione. I miei angeli della strada sono davvero speciali" ha concluso Giani.