Politica

"La pista ciclo pedonale è un'opera inopportuna"

Alberto Fausto Vanni di Progetto Repubblicano critica il progetto: "Chi cammina su questo tratto respira aria di tubi di scarico delle auto"

Foto di Alberto Fausto Vanni

"Un’opera inopportuna, come l’amministrazione provinciale ha potuto dare l’autorizzazione?". E' quel che pensa Alberto Fausto Vanni di Progetto Repubblicano per Santa Maria a Monte in merito alla pista ciclo pedonale che sta per essere conclusa lungo via di Bientina.

"La sede stradale è stata stretta di oltre un metro - commenta in una nota Vanni - mentre il traffico su questa strada provinciale è in continuo aumento, due Tir si scambiano a mala pena. Questa strada provinciale collega la Lucchesia con in Valdarno con l’innesto sulla FIPILI. Siamo favorevoli alle piste ciclabili ma quando hanno lo scopo di valorizzare il territorio ma soprattutto quando collegano località paesaggistiche interessanti e collegano realtà appetibili a passeggiate sia a piedi che in bici. Ma questo tratto - aggiunge - che da San Sebastiano si interrompe in località Fanfano ci sembra inopportuno e chi cammina respira aria di tubi di scarico delle auto. Ecco perché questa opera è uno spreco di danaro pubblico. Mentre se fosse stato con il raggiungimento di Bientina o meglio ancora Vicopisano avrebbe avuto altro scopo. Da Santa Maria a Monte al “Lago di Sesto”, non un titolo di un libro ma il tratto storico di due realtà importanti".

"L’amministrazione comunale con sindaco la signora Parrella - conclude Vanni - doveva accordarsi con il sindaco di Bientina e di Vicopisano per realizzare un’opera che avrebbe avuto un senso. Ma la giunta Parrella improvvisa non medita sui lavori e quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti. Inoltre altri parti del comune sarebbero state più opportune a questo tipo di intervento, a parer nostro il tratto opportuno, immerso nel verde dei boschi delle Cerbaie, era ed è il tratto da Cerretti a Le Pianore".