Cultura

Da Calcinaia al massacro di Aigues Mortes

Il libro di Giuliano Bozzoli sull'emigrazione di massa in Francia e sull'assalto dei lavoratori transalpini agli italiani tradotto e in francese

A 10 anni dalla sua pubblicazione, il libro di Giuliano Bozzoli (Ritals. Dalla provincia di Pisa alla Camargue in cerca di lavoro, Cld) sull'emigrazione in Francia anche di molti calcinaioli e il massacro di Aigues Mortes ("Acque morte") è stato tradotto in lingua francese ed è in distribuzione soprattutto nella Camargue, Francia del sud.

Il libro racconta la strage di fine '800 nella quale morirono 'ufficialmente' 8 italiani - mentre altre fonti giornalistiche di allora parlarono di 50 e un giornale londinese addirittura di 500 - con centinaia di feriti. Gli italiani, fra i quali quasi 300 di Calcinaia, Montecalvoli e dintorni mentre il maggior contingente era quello piemontese, erano andati per lavorare alle saline della zona di Aigues Mortes, paese oggi quasi 10 mila abitanti. 

I francesi li accolsero subito male perché 'rubavano' il lavoro, che gli immigrati svolgevano con salari anche più bassi e nell'agosto del 1993, in seguito a notizie false a proposito degli italiani, li assalirono. Con tragiche conseguenze. Molti si salvarono trovando rifugio in fossati ma tra le vittime ci fu anche il sanminiatese Amaddio Caponi.

Il massacro ebbe grande rilievo, l'Italia intervenne ma i processi in Francia non dettero risultati. Ora il libro di Bozzoli servirà anche a rimarcare quella tragedia causata dai conflitti fra i più poveri.