Cultura

Da Leonardo a miss Italia, Ozmo al Museo Piaggio

Tanti appassionati all'inaugurazione della mostra del 40enne artista pisano. Dalla guerra all'attualità fino alle immagini sacre e gli enormi murales

Liviana Canovai, Ozmo e Riccardo Costagliola (foto Mirko Melai)

Si ispira a Leonardo da Vinci anche se i suoi strumenti preferiti sono spesso le bombolette spray. Grande successo ieri al Museo Piaggio di Pontedera per l'inaugurazione della mostra Ozmo, appunti visivi di ragazzi oltre il muro.

La mostra, che durerà fino al 12 giugno, presenta numerose tele dell'artista Gionata Gesi, 40 anni, in arte Ozmo. In un'altra sala invece sono esposti i lavori dei giovani studenti che insieme a Ozmo hanno fatto il laboratorio didattico che ha portato alla fine a dipingere un muro del Centrum Sete sois sete luas.

Le tele di Ozmo parlano di guerra (una soldatessa in topless imbraccia un'arma), o di attualità, come uno dei tanti Untitled dove la scena rappresentata è quella che si ripete ogni anno a settembre: miss Italia che viene nominata vincitrice e scoppia a piangere. Oppure ci sono le rivisitazioni di immagini sacri o il teschio che è una sorta di casco e all'interno appaiono due occhi.

Ozmo, che ha svelato di avere un progetto ambizioso, cioè dipingere Vespa lungo tutto il muro delle officine Piaggio, si ispira a Leonardo da Vinci: “E' il mio idolo massimo. Un'artista completo che indagava la realtà, non solo un pittore. Banksy? Non lo conosco di persona”.

Il writer nato a Pontedera nel 1975 è uno dei più conosciuti non solo in Italia ma nel mondo, come si vede nel volume che il Museo Piaggio ha preparato, e dove ci sono gli enormi murales che Ozmo ha realizzato a Milano, Prato, Ancona, Londra, Roma, Palermo, Bari, Baltimora, New York, Miami (statua della Libertà e David, sei metri per trenta).

L'appuntamento al Museo Piaggio è per tutti gli amanti della street art ma anche chi non comprende quest'arte a volte clandestina può ammirare le opere di un'artista, Ozmo, capace di spaziare dal sacro al profano, dalle immagini storiche all'attualità e, infine, dalla bomboletta ai colori a olio, passando per l'acrilico.