Politica

Dalla Regione nuove norme per l'edilizia

La giunta toscana ha approvato un emendamento con cui rende più restrittivi gli interventi in zona soggetta a vincolo

Costruire e demolire in zone soggette a vincolo diventa più difficile. Questa in sostanza una della due tematiche affrontate dalla giunta regionale con l’approvazione dell’emendamento alla legge sull’edilizia che porta a compimento la riforma complessiva del governo del territorio, già avviata da tempo.

Le modifiche della disciplina dell'edilizia si collocano in due filoni di intervento. Il primo filone è legato al recepimento di disposizioni legislative nazionali. In particolare si sottopongono a permesso di costruire tutti gli interventi di demolizione e ricostruzione, e si ridefinisce il procedimento per il rilascio del permesso di costruire nelle zone soggette a vincolo ambientale o paesaggistico, che ora deve concludersi con un atto espresso e non più con il silenzio-rigetto.

L'altro filone è legato a modifiche alla normativa regionale per esigenza di chiarezza del testo, completezza delle norme e per raggiungere una piena sintonia con il Testo unico nazionale, a vantaggio della certezza degli enti locali e degli operatori del settore. Tra l'altro si introduce l'intervento della Regione nei casi di inerzia da parte dell'ente locale rispetto all'obbligo di demolizione di manufatti abusivi, e si introduce la definizione di edilizia sostenibile e una più articolata disciplina finalizzata alla sua concreta applicazione.

"Un impegno che avevamo assunto anche con il Consiglio", afferma l'assessore regionale Anna Marson. "Completare la riforma della legge 1/2005 sul governo del territorio con le modifiche alle norme edilizie, recependo una serie di innovazioni legislative fra cui le disposizioni contenute nel cosiddetto 'decreto del fare' (legge 69/2013). Con il nuovo emendamento sottoponiamo al Consiglio un testo di riferimento completo in tutte le sue parti".