Attualità

"Difendiamo la preside, questo stato non è laico"

I Cobas pubblico impiego criticano Zappolini: "Paladino della benedizione, difeso dal Pd e dalle destre. La preside ha fatto bene"

Solidarizziamo con la dirigente della scuola di Perignano e non con un prete che ha il sostegno delle destre e del Pd”. Il sindacato dei Cobas (pubblico impiego) appoggia la decisione della dirigente scolastica di negare la benedizione nelle aule: “La presenza dei crocifissi non ha niente a che vedere con la tradizione, piuttosto è la fine della laicità dello Stato come detto da una sentenza della Corte di Cassazione, uno stato che laico non è più da decenni”. Infatti secondo i Cobas:”Basterebbe vedere i lauti finanziamenti accordati dal Governo Renzi agli istituti privati quando nella nostra provincia le scuole pubbliche cadono a pezzi, quando non ci sono fondi per dotarle di laboratori attrezzati e palestre”.

La critica del sindacato è verso il prete e verso chi lo ha difeso: “Un prete con il sostegno del Pd e delle destre diventa il paladino della benedizione delle scuole dimenticando che sul territorio ci sarebbero da fare ben altre cose a sostegno di famiglie che non arrivano più a fine mese, di aziende chiuse per la prepotenza padronale ma non prima di avere beneficiato di ammortizzatori sociali e aiuti dalle istituzioni locali”.

Insieme al sostegno per la dirigente della scuola di Perignano i Cobas lanciano un'accusa politica alla chiesa: “Noi solidarizziamo con la preside di Perignano, questo gran polverone è stato costruito ad arte per deviare l'attenzione dai problemi sociali, economici di un territorio in crisi, con strade dissestate e una crescente miseria, queste sono le priorità . Quanto poi alla scarsa memoria storica non abbiamo dubbi: la chiesa italiana ha benedetto le camicie nere fino al 1943”.