Cronaca

​Discarica di Legoli, il Wwf si appella al Consiglio di Stato

Dopo la bocciatura del Tar, l'organizzazione prosegue l'azione giudiziaria contro l'ampliamento dell'impianto della Belvedere

Continua la battaglia del Wwf contro la decisione del tribunale amministrativo regionale e arriva il ricorso al Consiglio di Stato. La sezione toscana dell’organizzazione ambientalista prosegue la linea contraria all’ampliamento dell’impianto di smaltimento rifiuti di Legoli promosso dalla Belvedere Spa di Renzo Macelloni, prende atto della sentenza del Tar che a novembre scorso ha respinto il loro ricorso e passa al contrattacco.

“Rimaniamo convinti della fondatezza delle nostre ragioni giuridiche – dicono i rappresentanti Wwf Toscana – perciò i nostri legali hanno recentemente presentato ricorso in appello contro questa sentenza. La nostra azione legale – precisano – non è una lotta contro la Belvedere e contro i suoi dipendenti. Ci auspichiamo che la società continui a prosperare, ma con modelli di sviluppo ben diversi, non basati su un sistema di gestione del ciclo dei rifiuti”.

Per i membri del Wwf infatti, bisognerebbe allontanarsi dal modello toscano odierno che si affida ancora in larga parte agli impianti di smaltimento e cominciare ad adottare le buone pratiche di riduzione e riciclaggio, processo storico inesorabile e già ampiamente in corso. “L’impegno del Wwf in questo settore – concludono – rimane quello di contrastare le forze che intendono rallentare tale processo, anche utilizzando strumenti giuridici come il ricorso al Consiglio di Stato, in modo pienamente legittimo e trasparente”.