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Soldi per i territori di Palaia e Terricciola

I due Comuni della Valdera, insieme a Castelfranco di Sotto, sono gli unici della provincia di Pisa a ricevere fondi contro il dissesto idrogeologico

Sono 59 i Comuni toscani ammessi ai contributi ministeriali per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico per un valore di oltre 45 milioni di euro. Lo stabilisce il decreto del Ministero dell'Interno e Mef, pubblicato ieri, martedì 23 Febbraio Nell'elenco compaiono soltanto tre Comuni della provincia di Pisa: Palaia, Terricciola e Castelfranco di Sotto.

Palaia riceve ben 860mila euro per due progetti, entrambi riguardanti la messa in sicurezza del versante di via della Fonte. Terricciola, invece, beneficerà di 583mila euro, anche in questo caso per due progetti: il primo per l'area di Morrona colpita anni fa da un incendio, il secondo per la messa in sicurezza del versante nei pressi delle scuole di Terricciola.

"Davvero una bella notizia - ha commentato il sindaco di Palaia, Marco Gherardini -, accompagnata dalla partenza in questi giorni dei lavori di sistemazione delle frane in località La Casina (660mila euro) e di quelli riguardanti il quarto lotto di Toiano (310mila euro), interventi questi finanziati l’anno scorso dalla Regione Toscana. Sempre alla Regione quest’anno abbiamo poi chiesto il finanziamento delle spese progettuali per la sistemazione del versante della Pieve e per il ripristino di una frana nella frazione di Gello. Non mancano ulteriori criticità che dovremo saper impattare attraendo i finanziamenti necessari. Andiamo avanti consapevoli che la lotta contro il dissesto idrogeologico, specie per un Comune bello ma molto fragile come il nostro, è assolutamente centrale per il bene del territorio e per la sicurezza dei cittadini".

"Questa prima tranche di risorse statali è interamente dedicata al dissesto idrogeologico, poi verranno finanziati gli interventi per la messa in sicurezza di strade, scuole ed edifici pubblici" hanno specificato da Anci Toscana, rassicurando sui tanti progetti pervenuti da altri Comuni e al momento esclusi dai finanziamenti.

I progetti ammessi, non coperti da questa prima tornata, saranno comunque finanziati con risorse aggiuntive già previste (secondo i criteri stabiliti dall'art. 1 commi 139 e seguenti della L.145/2018); partecipare ai bandi è importante per rientrare in graduatorie che hanno una durata pluriennale.