Cultura

Dopo ventotto anni di scavi il parco archeologico è visitabile

Sabato prossimo l’inaugurazione dell'area archeologica di Santa Maria a Monte



Santa Maria a Monte – Da sabato 18 maggio il primo lotto del parco archeologico sarà aperto al pubblico. Intanto l'amministrazione comunale lo ha presentato ai mezzi di informazione, dopo oltre 25 anni di scavi e ricerche. Un indagine che ha evidenziato l'importanza storica del Colle dove ora sorge Santa Maria a Monte evidenziando una stratificazione di reperti che va dall'età etrusca, fino alla era moderna. Un percorso archeologico che si presenta al visitatore come un connubio tra antico e contemporaneo, collocato nel punto panoramico del paese, la rocca del XIII secolo. All'interno del parco si trovano i resti di edifici risalenti al periodo compreso tra il V e il I secolo avanti Cristo. Sulla sommità del Colle, in età etrusca, era insediato un villaggio di cui oggi resta testimonianza grazie ad alcune buche dei pali delle capanne. Nel periodo longobardo il colle è stato occupato dalla prima fondazione della Chiesa di Santa Maria, di cui rimangono mura e resti dell’abside. Prima dell’anno 906 i Vescovi di Lucca vi costruirono il primo castello della lucchesia, richiamando nelle vicinanze parte della popolazione che andò a costituire il borgo che ancora oggi conosciamo. Con il passare degli anni l’abitato crebbe notevolmente e fra il 941 e il 983 la Chiesa prese il titolo di Pieve. Di questa fase resta il fonte battesimale ottagonale foderato in coccio pesto. L’antica rocca di Santa Maria a Monte, per decenni punto strategico per le lotte dell'età comunale e prima per i commerci degli etruschi sulla Via dei due Mari, oggi diviene il fulcro storico del tessuto urbano e il punto di interesse e di aggregazione messo a disposizione di cittadini, turisti e studiosi. “L’apertura del parco archeologico è un grande traguardo – dice il sindaco David Turini – e un opera che ho ritenuto fondamentale completare entro la fine del mio mandato. Da sabato questo luogo sarà accessibile a tutti, per apprezzare e conoscere la storia del nostro territorio”. Il primo lotto del progetto, ossia il parco archeologico e la terrazza panoramica sovrastante, è stato quasi completamente ultimato, mentre per il secondo lotto si dovrà attendere la fine dell’anno. “L’ultima parte del progetto – racconta Turini – è stata già completamente finanziata. I lavori sono già stati appaltati a un’impresa che entro la fine del 2013 ultimerà l'edificio dove verrà ospitato il museo archeologico che avrà anche la funzione di l’ingresso al parco. I lavori complessivi di tutta l’area valgono un milione e 700mila euro”. All’interno del polo museale saranno raccolti i reperti, alcuni inediti, venuti alla luce durante gli scavi e oggetti religiosi di rilevante valore storico. “Il nostro intento – ha dichiarato Luca Nannipieri, direttore del Centro studi San Savino – è quello di valorizzare al massimo queste ricchezze, creando una rete museale unificata della Valdera e del Valdarno pisano, con biglietto unico a ingresso ridotto in tutti i musei della zona, in modo da agevolare le visite di turisti e cittadini”. Gli eventi legati all'inaugurazione del parco cominceranno sabato alle 17 al teatro comunale di piazza della Vittoria.