Attualità

Il Comune raddoppia e le vie si duplicano

A un anno dalla fusione, resta ancora a Casciana Terme e Lari il disagio dovuto alle doppie intitolazioni di strade e piazze

Via San Martino a Lari che diventerà Via dei Pastifici

Quando due comuni si fondono, lo fanno anche le loro strade e così si pone il problema delle doppie intitolazioni, vie e piazze con gli stessi nomi che creano disagi fra cittadini, le istituzioni, i servizi.

Questo il problema, ancora irrisolto, che tocca anche il nuovo comune unico di Casciana Terme Lari, a un anno dalla fusione.

Nell’ex comune di Lari sono 5 i casi di rinominazione: a Usigliano via della Fonte diventa prosecuzione di Piazza Cito Menotti, a Casciana Alta via Battisti diventa prosecuzione di via San Giuliano e via Cavour diventa via Mameli, a Cevoli via dell’Arco diventa via XXIV Maggio, a Lari via San Martino diventa via dei Pastifici.

Nell’ex comune di Casciana Terme sono 8 casi di rinominazione: A Collemontanino via Aia Vecchia diventa via Aia Antina, a Sant’ermo via Giuseppe Verdi diventa via Don Mauro Panzani, A Casciana Terme via Don Minzoni diventa via Doninzetti, via Roma diventa via delle Terme, via Manzoni diventa via del Teatro, via Pertini diventa via l’Aia, via Galilei diventa via della Sorgente, Via Pascoli diventa via Magnani, oltreoltre poi alla rinominazione della nuova area di circolazione come via Unità d’Italia, la soppressione delle Compagne Collemontanino, San Martino e la sostituzione delle campagne del capoluogo, Collemontanino, Parlascio, Ceppato, e Sant’Ermo, che vengono rinominate Vie.

Una rinominazione corretta e precisa che è necessaria, al fine di evitare disagi legati al recapito della posta, al soccorso, alle chiamate ai Carabinieri, agli indirizzi di aziende e professionisti che in questo primo anno di fusione ci sono stati.

Situazione, quella delle doppie intestazioni, che i due comuni hanno cercato di tamponare ancor prima del referendum consultivo, approvando rispettivamente due delibere di giunta del dicembre 2013 in cui veniva sancito il mantenimento della denominazione per quelle vie con un numero maggiore di abitanti.

Atti amministrativi adottati quindi oltre un anno fa, ma ancora non è stato attuato lo smontaggio dei vecchi cartelli e la ricollocazione dei nuovi. Un ritardo dovuto forse all'ufficio toponomastica di Pisa o a lentezze burocratiche interne al nuovo Comune.