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Dove l'integrazione non è un problema

Cecchini: "Quattro giovani studiano italiano e danno una mano nella pulizia degli spazi pubblici. Fuggono dalle guerre, ma vorrebbero tornare a casa"

I giovani impegnati nella pulizia e, nel riquadro, il sindaco Cecchini

“Sono ragazzi che hanno già trascorso alcuni mesi nella nostra Provincia e sono a Capannoli da metà aprile. Hanno voglia di fare, ma non nascondono che la loro massima aspirazione sarebbe quella di tornare nella propria terra senza la guerra, sono scappati dai propri affetti, hanno lasciato il proprio lavoro, gli studi, semplicemente per salvarsi”.

Anche il Comune di Capannoli sta ospitando da qualche settimana alcuni profughi, quattro giovani, per la precisione. E i quattro oltre a studiare italiano si stanno dedicando alla pulizia del territorio comunale, indossando un tesserino di riconoscimento con la scritta Volontario: “Un modo per integrarsi nella comunità, farsi conoscere, farsi apprezzare – spiega il sindaco Arianne Cecchini - i ragazzi stanno seguendo il corso di italiano, che li impegna diversi giorni a settimana. E' essenziale che imparino la nostra lingua per essere facilitati nelle relazioni interpersonali”.

I quattro giovani hanno già trascorso alcuni mesi nella Provincia di Pisa e sono a Capannoli da metà aprile: la loro accoglienza è frutto della collaborazione tra l'Amministrazione capannolese e la cooperativa Arnera.

Per il sindaco Cecchini non ci sono problemi di integrazione: “Capannoli ha già ospitato in passato persone che fuggivano dai propri territori martoriati dalla guerra, la nostra gente è accogliente, i ragazzi hanno voglia di integrarsi e rendersi utili, credo che i presupposti per una buona convivenza ci siano tutti”.