Cronaca

Duecento anni di fedeltà, premiati sette carabinieri della compagnia di Pontedera

L'arma dei carabinieri festeggia i due secoli dalla fondazione con una cerimonia al comando provinciale di Pisa

Da destra: il comandante della compagnia di Pontedera Massimo Ienco e il comandante della compagnia di San Miniato Antonio Trombetta

L’arma dei carabinieri ha festeggiato il 200esimo anniversario della sua fondazione. E le celebrazioni sono state un'occasione per riflettere sull'impegno quotidiano dei carabinieri nella provincia di Pisa e sulle prospettive future che sono state illustrate dal comandante provinciale il colonnello Andrea Brancadoro. Durante la cerimonia svoltasi nella serata di lunedì alla caserma Sandulli sono stati premiati al valore alcuni militari di Pisa, Volterra, Pontedera e San Miniato.

Presenti alle celebrazioni anche il presidente della provincia Andrea Pieroni, il prefetto Francesco Tagliente e il del presidente del tribunale Salvatore Laganà

Per la compagnia di Pontedera guidata al capitano Massimo Ienco sono stati premiati i seguenti militari: Giorgio Campana, Mauro Tuveri, Sciuto Francesco, Fabio Dragoni, Marco Pagano, Gianpaolo De Stefano, Ciro Candela

Il comandante provinciale dei carabinieri di Pisa Andrea Brancadoro ha sottolineato: “I carabinieri sono un imprescindibile punto di riferimento per la comunità in virtù di quei valori di fedeltà, solidarietà, umiltà e coraggio che costituiscono il patrimonio ideale dell’Arma e affondano le loro radici in una speciale ed affettuosa intesa con la popolazione. Dopo 10 mesi in una provincia, che inizio a sentire un po' mia, sono convinto quanto sia importante condividerne le vicende, individuare e approfondire le problematiche, e dare il proprio contributo nella ricerca di soluzioni. Da 200 anni – ha concluso Brancadoro - la missione del carabiniere è di essere al servizio degli altri, e per avere dei buoni carabinieri l’Arma continua a puntare sui suoi uomini e donne curando al massimo livello la preparazione professionale e l’educazione all’etica della responsabilità”. (g.m.)