Cultura

E' di Pisa la migliore tesi d’Europa di dottorato in robotica

Manuel Catalano vince il Georges Giralt Award 2014, con la progettazione di una nuova generazione di robot dotati di “qbmove”

Si chiama Manuel Catalano ed è il ricercatore italiano formatosi a Pisa vincitore del prestigioso Georges Giralt Award 2014, con cui ogni anno la EuRobotics Aisbl (l’associazione di industrie e centri di ricerca europei del settore) premia la migliore tesi di dottorato in robotica in Europa. Catalano ha ricevuto il premio durante l’European Robotics Forum.

Manuel Catalano ha conseguito il dottorato di ricerca lo scorso anno al Centro Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ed è attualmente ricercatore post-doc all’Iit.

La tesi premiata studia la progettazione di una nuova generazione di robot in grado di adattare i movimenti del loro corpo all’ambiente circostante, grazie a particolari motori chiamati attuatori ad impedenza variabile, che Catalano ha innovato nelle loro caratteristiche. I nuovi Via si chiamano qbmove, hanno la forma cubica e conferiscono ai robot la capacità di compiere movimenti naturali molto simili a quelli di un corpo umano: la rigidezza delle articolazioni è variabile e adattabile all’ambiente circostante, così che il robot può avere un corpo inflessibile nei movimenti che richiedono precisione, ed essere cedevole quando deve muoversi velocemente o entrare in contatto con il corpo delle persone attorno a loro. I moduli qbmove presentano, quindi, una funzione simile a quella della muscolatura umana, dotando i robot di un “corpo intelligente” in grado di coesistere e lavorare con le persone in sicurezza.

La linea di ricerca si è già concretizzata in qbRobotics, uno spin-off del Centro Piaggio e dell’Istituto Italiano di Tecnologia. L’azienda offre supporto per la costruzione dei nuovi muscoli robotici creando una comunità aperta di utilizzatori e sviluppatori che possono dare il proprio contributo all’avanzamento tecnologico in modo libero.

I qbmove trovano applicazione anche nella realizzazione di una mano robotica, la Pisa-IIT SoftHand, utilizzabile nei nuovi robot umanoidi ma anche come protesi.