Attualità

E le grandi bruttezze?

​ Un cittadino ci rimprovera d'esser troppo buoni con la città. Ma c'è un perché

Caro Mannucci, ci dice un conoscente di vecchia data incontrato al bar, luogo fisico per noi più importante di facebook, 'te' parli della grande bellezza dei lungo fiumi pontederesi ma stai zitto sulle tante bruttezze. Le strade rotte, la delinquenza, gli esami sanitari rimandati all'infinito, le code alla mensa dei poveri, i parcheggiatori abusivi e gli accattoni, immigrati ma non solo, che chiedono l'elemosina...

In questa critica, bonaria nei nostri confronti quanto dura verso la città, c'è del vero. Ma c'è anche la concreta scusante che sono situazioni, ahimè, tipiche, e magari da qualche parte anche più gravi, di ogni città. E Pontedera è in tutto e per tutto una città pur se piccola di residenti. Basta leggere le cronache locali: i furti sono all'ordine del giorno dovunque, e in questo caso non solo nelle città, i tempi di attesa per gli esami sanitari sono lunghi dovunque (forse anche perché sono diventati troppi) le buche nelle strade imperano dovunque perché i comuni hanno molti meno soldi da spendere, anche se non siamo in grado di stabilire una vera graduatoria delle buche. Idem per i mendicanti e questuanti di nuova e vecchia generazione - una passeggiata in città con ingresso in qualche locale o supermercato comporta una decina di mani tese - e così via.

Per tutto questo non abbiamo suggerimenti o progetti risolutivi. E invidiamo chi, da semplice cittadino o da politico, ha idee 'chiare', secondo lui, su come risolvere la questione epocale dell'immigrazione. Per la quale chi scrive viaggia dal francescano desiderio di accoglienza al timore di invasione, mentre in termini più pratici è conteso dieci volte al giorno dal richiamo del cuore di dare un euro a tutti quelli che tendono la mano e dal ragionamento che non è possibile e che forse qualcuno di loro potrebbe andare a lavorare.... 

Già, ma lo troverebbe il lavoro? Comunque sia, Tuttopontedera non può risolvere questi grandi problemi. Caso mai può segnalare qualcosa di specifico, particolare e risolvibile, ma il più delle volte in comune lo sanno già. E può parlare della grande bellezza - dal titolo dell'omonimo film da oscar e con passeggiata di Toni Servillo sul lungotevere - dei nostri argini (peraltro costosi per tenerli puliti) dove si può camminare e pedalare nella natura pur essendo in città. E senza spender niente.