Politica

E ora che succederà nella nostra Pontedera?

Lo chiedono in tanti al giornalista cittadino dopo le elezioni politiche e quelle di Pisa. Risposta: un anno è lungo da... morire

"E ora che succederà a Pontedera?". La vittoria del centrodestra anche a Pisa hanno aumentato le domande, l'interrogativo, che amici, conoscenti anche occasionali e così via, rivolgono al giornalista cittadino. Domande politiche perché la politica ha bene o male riconquistato uno spazio da anni, quelli successivi alla caduto di Berlusconi, molto ridimensionato.

Che succederà a Pontedera  - allunghiamo noi la domanda quasi sempre più stringata - dove l'anno prossimo si voterà? Vincerà ancora la sinistra che qui comanda da settant'anni o ci sarà il ribaltone?. 

Questo chiedono al giornalista amici e conoscenti, gli stessi che decenni fa gli chiedevano anche notizie su come aveva davvero giocato il Pontedera in trasferte lontane, dalla Sardegna alla Sicilia al confine delle Alpi, e magari a che ora partiva il prossimo treno per Firenze o Livorno. A questo punto, passiamo alla risposta: per sapere cosa succederà a Pontedera l'anno prossimo bisogna aspettare un anno intero. E un anno intero, in questi tempi in cui col telefonino si sa tutto (e il contrario di tutto) in diretta, mentre il fatto avviene, corrisponde più o meno all'eternità. (Un anno e lungo da morire, cantava Wilma Goich in Le Colline sono in Fiore). 

A chi vuole tuttavia anticipazioni e previsioni rispondiamo che per averne qualcuna bisogna aspettare Natale o gennaio, ma non tanto per sapere chi saranno i candidati sindaci del Pd e del centrodestra magari alleato col 5 Stelle che alle politiche di marzo ebbe un ottimo risultato a Pontedera, quanto per verificare i successi o gli insuccessi, rispetto agli impegni presi durante la campagna elettorale, del governo Conte-Di Maio-Salvini (elencati in ordine non politico ma alfabetico). 

E' ovvio che conteranno i nomi dei candidati, ma, secondo il giornalista cittadino, conterà di più il fattore governo.