Politica

Elezioni, il Tar respinge il ricorso di FdI

Inammissibile e infondate le richieste di fratelli d'italia. Pasquinucci: "Un danno alla credibilità della democrazia aver presentato il ricorso"

Antonio Pasquinucci segretario Pd di Pontedera

Sul ricorso di Fratelli d'Italia sulle presunte irregolarità durante la operazioni per l'elezione del nuovo sindaco nella scorsa primavera, commesse a dire dei ricorrenti, da parte dell'ufficio elettorale del comune di Pontedere, dal candidato sindaco di Pontedera, Simone Millozzi e del Pd che sono stati rappresentati dagli avvocati Nicola Colombini e Francesco Monceri, il tar di Firenze ha rigettato in toto le richieste di Fratelli d'Italia. Il pronunciamento sul ricorso è scaturito dal fatto che le richieste dei ricorrenti sono state ritenute in parte inammissibili e in parte infondate. Sull pronunciamento del tribunale amministrativo è intervenuto il segretario del Pd di Pontedera Antonio Pasquinucci stigmatizzando il comportamento dei ricorrenti: “Sottolineo come la disinvolta campagna politica e mediatica montata sul ricorso di Fratelli d'Italia, a suo tempo strillata e amplificata in varie sedi, abbia prodotto un danno alla credibilità delle istituzioni che la condanna del giudice non ripaga minimamente. Aver avvalorato che 28 presidenti di seggio e 112 scrutatori con annessi rappresentanti di lista e ufficio elettorale avessero agito in modo da compromettere l'esito delle elezioni a favore di una parte politica, il Pd e il sindaco Millozzi, è stata un'operazione spregiudicata che ha di fatto indebolito la già precaria credibilità del sistema democratico”.

“Il giudice amministrativo – continua Pasquinucci - respinge, in modo anche abbastanza brusco, il ricorso presentato da Arcenni e Bagnoli per infondatezza e inammissibilità. La condanna al risarcimento delle spese legali ci alleggerisce almeno di questo peso. Difficile tuttavia dirsi soddisfatti di questa pesante caduta di responsabilità e tensione civica che le forze politiche anziché sostenere e promuovere, continuano a infiacchire per obiettivi di brevissimo termine e vacua visibilità. C'è da augurarsi che ciò produca almeno una riflessione circa l'opportunità di abbassare i toni”.