Cultura

​Energie alternative, siamo alla canna per il biogas

Per i ricercatori del Sant’Anna la sua biomassa sarebbe migliore di quella del mais per produrre biocarburanti a basso impatto ambientale

La canna è meglio del mais. Il contesto è ovviamente quello della green economy e a dirlo sono i ricercatori del Land Lab della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che hanno dimostrato come la biomassa della canna sia una soluzione preferibile rispetto a quella del mais, per ricavare biogas a basso impatto ambientale da usare anche come biocarburante per alimentare motori o la rete del gas naturale.

Durante recenti analisi effettuate al centro di ricerca interuniversitario biomasse da energia di San Piero a Grado infatti, la canna ha fatto registrare un’elevata capacità di produrre metano. Mentre il mais è una coltura annuale, la canna è una specie poliennale e quindi resta produttiva per 10-15 anni, ha un’ottima adattabilità a terreni marginali e non essendo utilizzata per l’alimentazione umana, non sottrae terreno fertile per produrre cibo.

Il biogas è un biocombustibile gassoso che si ottiene da una fermentazione microbica o digestione anaerobica della biomassa ed è costituito principalmente da biometano, che è la vera sorgente energetica. Il prodotto di questa fermentazione può essere utilizzato direttamente al posto dei combustibili fossili oppure, isolando il contenuto in biometano, può essere utilizzato come biocarburante per la rete dei trasporti o introdotto nella rete del gas naturale. Il digestato poi, cioè il residuo della digestione, può essere riutilizzato come fertilizzante organico.