Cultura

Esce "Il gioco dell'Oca"

Luca Cherici, psicoanalista formatosi a Venezia e alla scuola psichiatrica di Pisa, grande appassionato di Fernando Pessoa, lancia un 'giallo'

Pubblichiamo l'inizio del libro di Luca Cherici (Tagete Edizioni-Bandecchi & Vivaldi) uscito in questi giorni:

"ll sangue a lotti, come più di mille spruzzi, doveva essersi proiettato in alto, nell’aria ancora tiepida di una notte nera, nera come il buio: senza nemmeno l’ombra della luna, e, cadendo, aveva disegnato un ampio semicerchio fatto di puntini disuguali. 

Poi la terra polverosa, crepata e secca, arsa dal sole a picco di luglio, aveva velocemente sbiadito il tipico colore del sangue vivo appena versato sul terreno. Però, forse nemmeno due passi più in là, la terra su cui poggiava il cranio, o più verosimilmente le due parti in cui era stato diviso, aveva visibilmente assorbito un’abbondante quantità di sangue, formando una chiazza di quel colore indefinibile che il solo sangue umano è, diviene: cambiando tonalità cromatica, e odore, col passar dei secondi, dei minuti e delle ore. 

Le due sezioni della testa erano appena tenute insieme da una piccola porzione di cute e capelli biondi. Il taglio o i tagli, dovevano essere stati inferti con uno strumento appuntito, acuminato e indubbiamente ben affilato. E comunque, doveva essersi trattato di uno o più colpi inferti con particolare veemenza e precisione. La parte della testa ancora maggiormente appesa al collo era reclinata sul braccio destro quasi del tutto disteso in avanti. Un giacchetto di pelle scura non più abbottonato".....