Lavoro

Ex Cdc, arriva la cassa integrazione

I dipendenti dell'azienda che commercializza prodotti informatici tirano un sospiro di sollievo. Approvata anche la mobilità volontaria.

I 98 dipendenti dell'ex Cdc possono tirare un respiro di sollievo. Con il fallimento di Cidici, azienda specializzata nella vendita di prodotti informatici, la perdita del lavoro era pressoché una certezza, ma almeno è stato scacciato il fantasma della mancanza di un introito dall'oggi al domani.

La cassa integrazione straordinaria e l’apertura della mobilità volontaria sono l'ultimo capitolo di un'amara vicenda, che coincide con la parabola discendente di quello che un tempo era un astro nel settore dell'informatica. I sindacati hanno firmato l’accordo per avviare l’uso di ammortizzatori sociali proprio per quei lavoratori minacciati dalla mancanza di risorse economiche.

Il curatore fallimentare nominato dal tribunale di Pisa, Stefano Garzella, sta cercando di rimettere a posto un quadro quanto mai controverso, caratterizzato da circa 2.600 creditori sparsi in tutta Italia.

Tutto il resto è un grande punto interrogativo. Non si sa quale sarà l'esatto destino della ditta, che venne fondata da Giuseppe Diomelli  nel 1986 e che segnò la storia del settore nella Valdera. Al momento non sembrano esserci acquirenti disposti a rilevarla. La Cidici nacque sulle ceneri della Cdc e fu un tentivo di proseguire un'avventura che pare essere ormai giunta al capolinea.