Cultura

Ex Ipsia: tre serate di storia, ricordi e progetti

Porte aperte, giovedì 23 luglio e altre due sere a settembre, del palazzo in piazza Andrea da Pontedera e delle officine meccaniche

Tre serate dedicate all'ex Ipsia, per aprire le porte del palazzo in piazza Andrea Da Pontedera e delle officine meccaniche, ricordando con filmati d'epoca, foto, materiali e testimonianze quei luoghi che un tempo hanno formato gli studenti di meccanica ed elettronica.

L'iniziativa, che partirà il prossimo giovedì 23 luglio, è stata lanciata dall'associazione culturale Industria delle idee, con il patrocinio del Comune di Pontedera e il consenso della Provincia di Pisa (attuale proprietaria degli immobili) e dell'istituto professionale Pacinotti (proprietario dei materiali all'interno degli stabili).

"L'intento - ha detto la presidente dell'associazione Chiara Ceccarelli - è quello di far riavvicinare i cittadini a questi edifici ormai abbandonati, ripercorrendone la storia passata e immaginando una valorizzazione futura".

Nella prima serata, che inizierà alle 21 di giovedì 23 luglio con un caffè alla gelateria Pepo's in piazza Andrea da Pontedera, si potrà visitare il vicino Palazzo Delle Piane in compagnia del palaiese Tommaso Cedri, autore della tesi di laurea dal titolo Palazzo Delle Piane, nuovo spazio di libera attività, e a seguire si potrà entrare nelle officine meccaniche dell'ex Ipsia in via Manzoni, accompagnati dai racconti e dagli aneddoti dei vecchi professori e studenti, a cura di Michele Quirici.

"Non è stato possibile risistemare in tempo gli altri due capannoni facenti parte dell'ex plesso scolastico, sempre pieni di torni e macchinari usati dagli allievi - ha aggiunto la presidente Ceccarelli -. Quelli puntiamo di poterli mostrare nelle altre due serate fissate agli inizi e a metà settembre".

"Si tratta di posti pieni di storia- ha commentato Michele Quirici -, che verranno resi ancor più interessanti dagli aneddoti degli ex studenti e professori che interverranno. Lo stesso Palazzo Delle Piane, così chiamato dal nome della famiglia che lo acquistò per poi farne ai primi del Novecento la sede potenderese del cotonificio ligure toscano, nel tempo ha visto passare tantissime attività: è stato dopolavoro della Piaggio, albergo, sede del Partito Comunista, sede della Pubblica Assistenza e della Croce Rossa".

"Sono contenta di sposare questa iniziativa - ha commentato il vicesindaco Angela Pirri -, anche se in principio siamo stati un po' cauti per il fatto che gli edifici non sono di proprietà comunale e il dialogo con la Provincia è stato complesso. Ma una volta sistemato il tutto, l'idea è da lodare e sostenere".