Politica

Rossi ai sindaci: "Fare i lavori per la tutela dei cittadini"

Il presidente della regione durante una riunione con i sindaci ha ribadito la determinazione a intervenire per l'assetto idrogeologico del territorio

Oltre 100 sindaci dei comuni toscani danneggiati dalle ultime alluvioni, tra cui anche quelli pisani della Valdera e tutti i presidenti delle province hanno incontrato il governatore della Toscana Enrico Rossi a Firenze a palazzo Strozzi-Sacrati per parlare di come gestire le criticità idrogeologiche della Toscana che si sono manifestate nel mese di gennaio e febbraio e che potrebbero verificarsi nuovamente. “Insieme, abbiamo fatto un patto – spiega Rossi - la Toscana non può morire annegata e neppure franare a causa dei vincoli del patto di stabilità imposti dal governo e dall'Unione Europa. Durante la riunione sono stati presi tre impegni condivisi dal presidente della Regione e dai sindaci: i Comuni, province e regione toscana faranno tutti i lavori di somma urgenza, se necessario anche a seguito di un sopralluogo dei tecnici regionali e se necessario – aggiunge Rossi - anche a seguito di una mia lettera con la quale condivido la responsabilità dell'ordinanza. Inoltre le somme urgenze relative a opere indispensabili di tutela della incolumità pubblica possono essere effettuate anche senza copertura finanziaria e il governo deve coprire finanziariamente la spesa o almeno toglierla dal patto di stabilità. La regione Toscana conferma lo stanziamento di 50 milioni all'anno per interventi di prevenzione e ne chiede altrettanti al governo con un accordo pluriennale. All'incontro erano presenti anche quattro parlamentari ma con loro il presidente Rossi si è riservato di fare un altro incontro. 

Poi Rossi ha detto: “Ci rivolgiamo a tutti i parlamentari di ogni colore perché facciano sentire la voce della Toscana. Vogliamo fare un patto tra regione, comuni, province, deputati e senatori. Un patto per la Toscana, per la sicurezza del suo territorio e dei cittadini che sono stati trattati in modo differente e questo non è accettabile". Rossi alla fine ha ribadito la necessità che lo Stato intervenga sulle azioni di prevenzione mettendo a disposizione della regione Toscana risorse annue, per almeno un decennio, almeno pari a quelle stanziate dalla Regione stessa.