Attualità

Donato il patrimonio della filarmonica Cascianese

Ultimo atto della secolare storia della disciolta Filarmonica Giuseppe Verdi di Casciana Terme. Alla Pro-Loco il compito di farla ricordare

Foto dal libro "La Filarmonica G. Verdi" di Africano Paffi

Non è da oggi che la filarmonica Giuseppe Verdi di Casciana Terme non si esibisce più per le strade dei centri cittadini, ma oggi si chiude definitivamente la sua storia.

Era nata nei primi anni dell’ottocento, sostenuta fortemente dalle Terme che rendevano Casciana la zona più ricca del circondario, zona prettamente agricola dove regnavano miseria ed analfabetismo.

Il professor Africano Paffi ha scritto un’intera opera sulla storia della banda cascianese, dove non mancano riproduzioni di foto dell’epoca e riferimenti storici dalla sua nascita, nei primi anni dell’800, e fino al suo ultimo concerto, domenica 7 giugno 1987.

Piccoli fatti, personaggi, dissapori, l’intreccio con la storia dello stabilimento termale.

Una lunga vita, durata più di duecento anni, ma che ora volge irrimediabilmente alla fine.

La filarmonica si è sciolta ufficialmente nel 2000, ma ha continuato la sua debole vita fino ad oggi, forse con la speranza di una utopistica rinascita.

La scintilla per scrivere definitivamente la parola “fine” si è accesa con la morte del suo cassiere, Giuliano Desideri, avvenuta nel novembre 2019, e con la decisione di devolvere il piccolo patrimonio ad altre associazioni cascianesi.

Una parte andrà al recupero della Chiesa di San Martino, una parte alla Croce Rossa Italiana e una parte alla Pro-Loco che si è impegnata alla realizzazione di eventi legati alla filarmonica.

La filarmonica Giuseppe Verdi, pezzo importante per la storia cascianese, non c’è più. Alla Pro-Loco il compito di farla ricordare.