Lavoro

Ex operai Piaggio ascoltati da Gori e Simoncini

Due giorni fa si sono incatenati di fronte al palazzo della Regione, i due politici hanno detto che contatteranno Piaggio per avere un incontro

I lavoratori due giorni fa, di fronte alla Regione

Il 4 dicembre l'Unione Sindacale di Base, che dal marzo scorso sostiene la vertenza dei contratti a termine storici licenziati dalla Piaggio dopo 15 anni, ha deciso di organizzare un presidio di fronte al palazzo della Regione Toscana a Firenze.

Le lavoratrici e i lavoratori si sono incatenati al portone della Regione per chiedere un incontro con il presidente, Enrico Rossi: "Una delegazione - hanno spiegato da Usb - è stata subito ricevuta dal vice, Ledo Gori, e in seguito abbiamo avuto un colloquio telefonico con il consulente per il lavoro Gianfranco Simoncini".

"Come Usb crediamo che l’incontro di mercoledì sia stato positivo sotto diversi punti di vista. La cosa più importante è stata la disponibilità a contattare la Piaggio per avere finalmente un incontro".

"La vertenza per riuscire a riottenere il proprio posto di lavoro per questi operai, in gran maggioranza donne, è una battaglia che è necessario sostenere. Quando un'azienda decide di sostituire donne e madri con giovani ventenni si comprende perfettamente che siamo di fonte ad una vera e propria discriminazione di genere. Una discriminazione nei confronti di lavoratrici che dopo 15 anni di precariato, e di lavoro in catena, si trovano ad avere anche problematiche di salute. Non riusciamo a comprendere come sia possibile tutto questo silenzio intorno ad una vertenza così importante che riguarda uno degli stabilimento più grandi del centro Italia". 

"Una fabbrica che, contemporaneamente all’apertura di procedure di mobilità volontaria (300 posti di lavoro persi negli ultimi anni) e al ricorso agli ammortizzatori sociali, assume personale interinale e stabilizza (giustamente) lavoratori part-time verticali. Come mai nessuno chiede conto di questi meccanismi palesemente in contraddizione tra loro. 

"Il minimo che dovrebbe fare la Piaggio è inserire nuovamente queste lavoratrici discriminate all’interno di un percorso di stabilizzazione. Il Minimo che dovrebbero fare le istituzioni è pretendere questo risultato. Usb non si fermerà certamente ora. Questa battaglia si concluderà solo quando tutte e tutti i precari storici non saranno rientrati in fabbrica".