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Fanghi, idrocarburi 30 volte oltre il limite

Lo dicono i consulenti della Procura. Domani a Peccioli i dati della campagna di analisi promossa dal comune sui terreni in Alta Valdera e Montaione.

Idrocarburi trenta volte oltre il limite di legge, 1500 su 50 per la precisione. Direbbero questo le analisi effettuate dai consulenti della procura di Firenze sui campioni dei fanghi di depurazione sequestrati nell'ambito dell'inchiesta che il 13 settembre scorso portò all'esecuzione di sei misure di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettanti imprenditori accusati di aver smaltito in modo illegale, fin dal 2013, oltre 80 mila tonnellate di rifiuti. Fra i territori interessati dall'inchiesta ci sono anche terreni agricoli a Peccioli e Palaia in Alta Valdera e nel Comune di Montaione. Terreni poi coltivati a grano.

Secondo le analisi, anche gli scarti industriali delle cartiere - detti pulper - sequestrati nell'ambito delle indagini sono risultati al di fuori dei limiti di legge in base agli accertamenti commissionati dalla procura. 

I campioni dei fanghi sono stati prelevati dai rifiuti in entrata, in stoccaggio e in uscita da un'azienda veneta specializzata nel trattamento dei rifiuti coinvolta nelle indagini.

Oltre che di idrocarburi sopra i limiti consentiti, nei fanghi sarebbe stata riscontrata anche la presenza di modiche quantità di sostanze tossiche come diossina e policrorobifenili.

Nel contempo gli Amministratori del Comune di Peccioli e le Associazioni di categoria degli agriturismi e degli agricoltori della Alta Valdera avevano già indetto una conferenza stampa per domani venerdi; saranno presenti i tecnici del laboratorio “pH Srl” di Tavarnelle Val di Pesa, per presentare i dati risultati della campagna di analisi promossa dal comune di Peccioli sul proprio territorio a seguito della vicenda relativa all’indagine della Guardia di Finanza sullo spandimento dei fanghi in agricoltura.