Cronaca

Spray nero sulla targa in ricordo di Idy Diene

L'uomo, residente a Pontedera, era stato ucciso un anno e mezzo fa sul Ponte Vespucci da Pirrone. Il gesto vandalico è avvenuto nella notte

Foto di Riccardo Bonelli

La targa sul Ponte Vespucci in ricordo di Idy Diene, ucciso da Roberto Pirrone proprio lì il 5 marzo 2018, è stata imbrattata di vernice e ricoperta di nero, niente è più leggibile.

A darne notizia è stato Arci Firenze che ha pubblicato l'immagine e ha commentato: "Questa mattina ci siamo alzati e questo è ciò che abbiamo trovato. Il limite è stato superato da tempo. Reagiamo insieme, decisi e risoluti, per fermare una deriva inquietante che vorrebbe imporsi in ogni città. Firenze e l'Italia intera sono antifasciste e antirazziste. Non un passo indietro".

Per l'omicidio di Diene Pirrone è stato condannato a 30 anni di carcere. Sulla targa, oscurata nella notte, era scritto "A Idy Diene, assassinato da mano razzista, 5 marzo 2018". 

Qualche ora dopo sopra la vernice nera è stato riscritto, utilizzando vernice bianca, il messaggio originario.

Diene, 53enne, risiedeva a Pontedera e faceva il venditore ambulante. Addolorato per il gesto anche l'ex sindaco Simone Millozzi: "Quella targa rappresenta un'intera città unita nel ricordo di Idy! Un gesto che rappresenta una offesa alla memoria di Idy, alla sua famiglia, alla nostra comunità! Vergogna!. All'epoca partecipammo come città al corteo per le vie di Firenze in ricordo di Idy con queste parole: "Oggi pomeriggio Firenze e Pontedera sono unite nel ricordo di Idy: un nostro concittadino generoso, solare, sempre disponibile"

Cgil Firenze ha parlato di "assoluta vergogna. Siamo vicini ai familiari, a quanti hanno voluto bene a Idy ed a tutta la comunità senegalese. Le cronache di questi giorni ci raccontano di simili gesti di matrice razzista e fascista in molte città. Non sappiamo se c'è una regia o se sono eventi singoli. Quel che è certo è che serve una risposta ferma di tutte le forze democratiche a partire dalle istituzioni a cui chiediamo per l’ennesima volta di chiudere le centrali fasciste che stanno inquinando le nostre città da ormai troppo tempo. Occorre rilanciare una battaglia a viso aperto per i diritti di cittadinanza e l'accoglienza".