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Il caso Tmm sarà discusso in consiglio regionale

I consiglieri pisani del Pd Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini ed Andrea Pieroni, hanno presentato una mozione csarà discussa il prossimo 30 agosto

Il consiglio regionale della Toscana

L'assemblea regionale della Toscana si occuperà del caso Tmm di Pontedera e della salvezza degli 85 posti di lavoro. Nella prima seduta utile, il 30 agosto, sarà discussa una mozione presentata e firmata dai tre consiglieri eletti in provincia di Pisa nelle liste del Partito democratico

"Il documento - hanno spiegato i tre - vuole rispondere ad una duplice esigenza: coinvolgere la massima istituzione elettiva della Toscana e dare più forza all’impegno che la giunta regionale, tramite il consigliere del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, ha da subito attivato".

Nel testo della mozione si manifesta l’opportunità “che la Regione prosegua nell’azione istituzionale, già intrapresa mediante l’attivazione dell’unità di crisi, monitorando costantemente la situazione in atto e mantenendo aperto il tavolo di confronto con la società e con le organizzazioni sindacali” e si giudica “inoltre necessario porre in essere ogni azione utile e possibile al fine di mantenere la continuità produttiva e salvaguardare il lavoro dei numerosi dipendenti impiegati nell’impresa, attivandosi a tal fine per verificare la presenza di possibili acquirenti dell’azienda, anche eventualmente mobilitandosi nei confronti della Piaggio”. 

Da qui l’impegno affidato alla giunta regionale “ad attivarsi per l’individuazione di possibili strategie di risoluzione della crisi aziendale e, in particolare, per verificare la presenza di possibili interessati ed eventuali acquirenti dell’azienda e, in ogni caso, per mantenere la continuità produttiva aziendale e salvaguardare i livelli occupazionali”.

«Torniamo ad occuparci di questa vicenda - hanno dichiarato Mazzeo, Nardini e Pieroni - per ribadire con forza la vicinanza ai lavoratori, ai sindacati e alle istituzioni locali che costantemente seguono la situazione Anche noi non vogliamo arrenderci e crediamo che debbano essere fatti tutti gli sforzi per individuare una via d’uscita, anche se siamo consapevoli della ristrettezza dei tempi dovuta all’accelerazione della procedura di liquidazione da parte della proprietà". "

Per quanto ci riguarda - hanno concluso i tre - continueremo a seguire molto da vicino l’evolversi della situazione e a sostenere tutte le iniziative utili a favorire una soluzione positiva nell’interesse dei lavoratori e del futuro dello stabilimento di Pontedera".