Lavoro

Piaggio e Ristori, le vie per uscire dalla crisi

Fiom e Uilm, insieme ad alcuni sindaci, hanno avuto un incontro in Regione. Obiettivo: attirare in Valdera nuove commesse extra Piaggio

Si è tenuto ieri negli uffici della Regione Toscana il previsto incontro con il presidente della Regione Enrico Rossi e i suoi collaboratori. All'incontro richiesto congiuntamente da Fiom Cgili e Uilm Uil di Pisa,dal presidente dell'Unione dei Comuni della Valdera Corrado Guidi e dai sindaci di Pontedera e Santa Maria a Monte Simone Millozzi e Ilaria Parrella, hanno partecipato anche la Fim Cisl di Pisa, la Fiom Toscana e le tre confederazioni Cgil, Cisl e Uil

La Fim Cisl di Pisa dopo aver espresso anticipatamente la propria posizione, ha abbandonato il tavolo, non rendendosi, nei fatti, ancora una volta disponibile a nessun tipo di confronto riguardante solo la Piaggio e le aziende dell'indotto.

La delegazione sindacale e i sindaci, hanno illustrato al presidente la grave crisi industriale ed occupazionale nella quale versano la quasi totalità delle aziende metalmeccaniche della Valdera e in particolare quelle le cui commesse dipendono esclusivamente o in larga parte da Piaggio: "Tutti i partecipanti - hanno spiegato Fiom e Uilm - hanno convenuto sul fatto che, ferme restando le singole criticità e la crisi generalizzata del settore, Piaggio assume un ruolo determinante nella possibilità di ricercare soluzioni e progetti in grado di rilanciare il settore della componentistica, in particolare delle due ruote".

"Gli interlocutori - hanno ripreso i due sindacati - hanno inoltre convenuto sul fatto che, se correttamente sviluppato ed organizzato, il distretto metalmeccanico e della componentistica della Valdera ha al suo interno le capacità professionali e tecnologiche in grado di competere ed attirare nuovi investimenti e commesse anche al di fuori della Piaggio stessa".

"A tal fine, la Regione Toscana si è resa disponibile a verificare in tempi brevi se vi sono le possibilità di formulare progetti e proposte di lavoro per facilitare la ricerca di sinergie tra le aziende del settore. Nel corso della riunione è stata affrontata anche la questione della vertenza Ristori, punta dell'iceberg di questa situazione di grave crisi. Anche in questo caso, la Regione si è resa ulteriormente disponibile allo studio di soluzioni alternative ai 61 licenziamenti dichiarati dall'azienda".

Fiom e Uilm hanno giudicato "estremamente positivo il fatto che tra i diversi interlocutori ci sia piena condivisione delle ragioni della crisi del settore e una convergenza sulle strade da percorrere e sulle iniziative da mettere in campo. Per quel che ci riguarda, al fine di confermare il nostro giudizio positivo, saranno fondamentali le proposte concrete che i vari interlocutori saranno in grado di formulare. Se tali proposte arriveranno non faremo certamente mancare il nostrocontributo fattivo e se necessarie le ulteriori iniziative di sostegno e di lotta".