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"Ho sparato a caso, chiedo perdono alla moglie"

Nell'interrogatorio col gip Roberto Pirrone ha confermato di non aver ucciso Idy Diene per razzismo. Pirrone resta in carcere

Il gip di Firenze Alessandro Moneti ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Roberto Pirrone, al termine dell'interrogatorio di garanzia sostenuto dall'ex tipografo arrestato per l'omicidio del venditore senegalese Idy Diene, ucciso il 5 marzo scorso sul ponte Vespucci. 

"Non gli ho sparato perché è un nero. Non ci ho neanche pensato, ho sparato al primo che passava". Queste sarebbero le parole pronunciate da Roberto Pirrone al gip Alessandro Moneti, durante l'interrogatorio di garanzia. L'omicida del venditore senegalese Idy Diene è stato interrogato nel carcere di Sollicciano.

Il giudice ha chiesto se c'è stato un motivo razziale nella scelta della vittima ma Pirrone ha ribadito di aver "colpito a caso. Sono amico di alcuni senegalesi che vivono qui a Firenze e che conosco". 

"Vorrei buttarmi ai piedi della moglie dell'uomo che ho ucciso e vorrei chiederle perdono. So di aver dato un dolore immenso", ha detto Pirrone. L'omicida del venditore senegalese Idy Diene si è detto "dispiaciuto, disperato" per quello che ha fatto. "Ogni volta che penso alla sua moglie mi metto a piangere".

Lo stress per i debiti e le liti in famiglia dovute ad un sopravvenuto disagio economico costituirebbero il contesto che ha portato l'ex tipografo a decidere di suicidarsi e poi, cambiando intenzione, ad uscire di casa armato di pistola sparando per uccidere così da finire in carcere e liberarsi in questo modo dalla pressione dei creditori.