Attualità

Formazione e sviluppo tra Ponsacco e Tunisia

Il progetto Selma per sostenere l'agricoltura locale ha portato alcune docenti tunisine a far visita alla Valdera e conoscerne i progetti

La visita delle docenti a Ponsacco

Lo sviluppo agricolo e delle micro-imprese collega Ponsacco alla Tunisia. A fare da ponte è il progetto "Selma", dedicato appunto al sostegno all'agricoltura locale, alle piccolissime imprese tunisine e all'empowerment di donne e giovani del Paese nordafricano, in particolare del Governatorato di Ben Arous.

Organizzato dall'ong Arcs e finanziato dall'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, il progetto mira a realizzare un vero e proprio polo di diffusione del modello agro-ecologico nella produzione e consumo. E, in questo ambito, è Arci Toscana ad avere l'incarico di svolgere un'attività specifica, ovvero quella di implementare e supportare attività di scambio e di expertise tra Tunisia e Toscana.

Dal 28 Febbraio al 4 Marzo scorsi, infatti, una delegazione dalla Toscana si è recata a Ben Arous. Durante questo soggiorno, la presidente e la vice presidente dell'associazione "Buon Pro", rispettivamente Moira Volterrani e Sabrina Giraldoni, in collaborazione con il Comitato Arci Valdera, hanno realizzato un percorso di scambio laboratoriale sul tema della corretta alimentazione per le insegnanti di alcune scuole tunisine.

"La delegazione toscana ha avuto anche il piacere di visitare le scuole tunisine e conoscere i vari progetti messi in campo dalle insegnanti - ha detto Giraldoni - come orti botanici, tecniche di riciclaggio e riuso e giochi educativi sulla corretta alimentazione".

Per contraccambiare la visita e approfondire il percorso di formazione, le insegnanti tunisine e le coordinatrici del progetto sono state in visita a Ponsacco e in Valdera. "Abbiamo illustrato i progetti virtuosi presenti nelle scuole del nostro territorio come il pedibus e l’edilizia scolastica a zero emissioni - ha concluso l'assessora all'Istruzione Stefania Macchi - un bel momento di scambio e riflessione. Siamo felici di aver partecipato al progetto, perché siamo certi che solo dal dialogo e dalla conoscenza con realtà differenti possa nascere lo sviluppo".