Dopo il comizio di Fiore, Fn replica al sindaco di Pontedera accusandolo di avere un atteggiamento provocatorio
Dopo il comizio dell'onorevole Roberto Fiore, riferimento nazionale del partito Forza Nuova, svoltosi a Pontedera mercoledì 13 febbraio, causando anche problemi di ordine pubblico, tra cui una carica della polizia sulla contromanifestazione antifascisti, la polemica continua. I vertici toscani del movimento di destra attaccano il sindaco di Pontedera, Millozzi, per le sue dichiarazioni e per il clima antifascista che secondo gli attivisti di FN ha impedito a molti sostenitori di avvicinarsi al comizio di Fiore. “E' assolutamente inammissibile il comportamento dell’attuale sindaco – si legge in una nota che arriva dalla segretaria regionale del partito - ovvero il suo bieco autoritarismo nei confronti di un movimento che, presente da ben otto anni nella città, non ha mai creato problemi di ordine pubblico, a differenza dei suoi patetici amici antifascisti, che incita a ogni evento forzanovista, allo sciocco fine di creare tensione, nella viscida speranza di portare i militanti forzanovisti a reagire in un impossibile modo, impossibile per i forzanovisti in quanto modus antifascista, ovvero, per l’appunto, violento”.Millozzi nei giorni precedenti la manifestazione aveva auspicato che gli organi dello Stato sul territorio chiudessero la sede di FN a Pontedera, in quanto secondo il primo cittadino il partito sarebbe responsabile di un clima di lacerazione che si è creato nella città e in tutta la Valdera. Millozzi aveva anche rimarcato l'incostituzionalità dei movimenti di ispirazione fascista a cui appartiene, a suo avviso, Forza Nuova.