Cronaca

Fratelli d'Italia attacca la Asl 5 sulla Rsa di Bientina

Ora i consiglieri regionali vogliono sapere perché la residenza sanitaria assistita non sia mai entrata in funzione

Il gruppo consiliare in Regione di Fratelli d'Italia

Il gruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale interviene sulla vicenda della rsa di Bientina che doveva entrare in funzione nel 2000, ma che fino ad ora non è mai stata attivata dalla Asl 5, lasciando deperire l'edificio per 13 anni. La struttura sanitaria avrebbe dovuto ospitare circa 40 persone e doveva funzionare come residenza sanitaria assistita per persone affette da Alzheimer. “Attualmente – dicono gli esponenti di Fratelli d'Italia - è un edificio già fatiscente, all’interno di un cantiere in stato di abbandono con numerosi ammassi di rifiuti e frequentemente oggetto di incursioni vandaliche”.

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli sulla vicenda hanno rivolto un’interrogazione alla giunta regionale nella quale, a raffica, chiedono di sapere quanto sia stato speso in totale per la realizzazione della rsa di Bientina, per quale motivo i lavori si siano dilungati per oltre quattordici anni, se l’Asl 5 abbia individuato eventuali responsabilità di singoli per il protrarsi dei lavori, chi risponderà di un tale uso di risorse pubbliche poco corretto ed infine in quale anno si preveda di aprire la rsa di Bientina.

“E’ intollerabile dover constatare che inerzie presumibilmente riconducibili alla asl 5 abbiano comportato uno slittamento dei tempi di realizzazione di una struttura così importante, - commentano i consiglieri - vista la tendenza a un progressivo aumento della patologia Alzheimer ed ancora non si sa quando i lavori saranno ultimati. Non solo: nel 2013 l’asl 5 aveva inserito a bilancio la somma di 700mila euro per questi lavori ed ora, invece, a distanza di dodici mesi, i costi previsti dalla asl 5 sono lievitati fino ad un milione e 146mila euro. Qualcuno - aggiungono da Fratelli d'Italia - dovrà rendere conto ai cittadini di queste gravi inadempienze, perché quando si vanno ad impegnare notevoli risorse pubbliche vanno tenuti ben presente tutti i servizi che si offrono in termini non solo di qualità e di efficacia, ma anche di efficienza ed indirizzando gli investimenti nella direzione della miglior funzionalità possibile dei servizi stessi. Così non sembra essere accaduto a Bientina”.