Politica

​Fusione, con i primi risparmi diminuisce il costo della mensa

Grazie alle economie derivate dall’unione di municipi di Casciana Terme e Lari, la nuova amministrazione ha potuto ridurre le tariffe del servizio scolastico

Mirko Terreni

I soldi risparmiati con la fusione saranno investiti sulle tariffe della mensa scolastica. La nuova amministrazione raccoglie i primi frutti della fusione dei comuni di Lari e Casciana Terme e subito li sfrutta per ridimensionare il costo del servizio scolastico.

La giunta ha infatti approvato la riorganizzazione del Comune tagliando, come aveva già preannunciato nella campagna referendaria e in quella elettorale, due delle sei originarie posizioni organizzative, suddividendo il nuovo Comune in 4 aree anziché le 6 di prima. A questo taglio, si è aggiunto anche la riduzione dell’indennità del segretario comunale per il fatto che adesso il comune è unico. Ciò ha consentito di risparmiare circa 36mila euro annui.

“Queste risorse – ha spiegato il sindaco Mirko Terreni – abbiamo voluto destinarle immediatamente ai cittadini e in particolare a un settore, quale quello della scuola, che ci sta molto a cuore e che riteniamo strategico per la nostra comunità. La giunta ha infatti deciso di destinare le prime economie nate con la fusione alla riduzione delle tariffe pagate dai cittadini per il servizio di mensa scolastica. Una riduzione di circa 30 euro in media a bambino – ha detto Terreni – con punte di oltre 140 euro per quelle famiglie con Isee inferiore a 33mila euro”.

“Quello di cui parliamo è solo il primo passo – ha concluso – di un percorso che ci vedrà impegnati nei prossimi 5 anni finalizzati a costruire un Comune che funzioni meglio e costi meno ai cittadini rispetto ai due Comuni originari”.