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Geofor, il presidente Marconcini chiede scusa

E si difende: “Ma non è colpa nostra, bensì del legislatore che ha cambiato il sistema di pagamento delle bollette creando il caos, anche a noi"

Non si placano le polemiche sul caso Geofor. Mentre infuria la protesta della gente, alle prese in questi giorni col pagamento dei bollettini del servizio rifiuti, ecco che sulla vicenda interviene il presidente Paolo Marconcini con l’obiettivo di fare chiarezza su un problema che ha mandato e sta mandando su tutte le furie migliaia di utenti della Valdera.

“Siamo dispiaciuti e ci scusiamo con i cittadini – attacca subito Marconcini – ma non è colpa nostra. E Geofor non può finire sul banco degli imputati quando a sbagliare sono gli utenti o altre agenzie”.

Spiega il presidente. “Geofor ha inviato circa 19mila avvisi di liquidazione nel novembre 2013 a coloro i quali non avevano saldato la bolletta emessa a maggio 2013, corredata dai bollettini MAV. Adesso Geofor ha inviato circa 19mila avvisi di liquidazione per le bollette insolute emesse a ottobre 2013, corredate dagli F 24. L’utilizzo di quest’ultimo modello per il pagamento è stato imposto dal legislatore ed è proprio questo strumento a indurre in errore l’utente. Riteniamo che esso non sia adeguato tant’è che, con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, è stato creato il modello F24 semplificato, che però va compilato manualmente, a differenza del vecchio MAV, che funzionava da decenni. A questo va aggiunto che il software delle Poste, come quello di alcune banche, non è stato aggiornato. Risultato? Il 90% delle transazioni sono sprovviste di identificativo e quindi l'acquisizione degli incassi in maniera automatica non è possibile”.

Un esempio? Ci sono casi in cui “la bolletta – sottolinea ancora Marconcini – è stata inviata al marito intestatario dell'utenza, e questa è stata pagata dalla moglie, utilizzando il proprio codice fiscale. Attualmente, un computer non può abbinare il pagamento della moglie alla bolletta del marito. Considerando tutto questo, Geofor ha scelto di acquisire le ricevute, effettuare le ricerche tramite l’Agenzia delle Entrate, regolarizzare le posizioni. Diversi impiegati di Geofor sono stati dedicati esclusivamente allo svolgimento di questa mansione, per cercare di contenere i disagi”.