Cronaca

Geofor pronta per il compostaggio

Per il futuro a Pontedera potrebbero arrivare i rifiuti umidi anche da fuori provincia

PONTEDERA - Se non sarà entro l'anno, sarà nei primi mesi del 2014, ma a Pontedera il nuovo impianto di compostaggio sarà realizzato. Una struttura anaerobica per lo smaltimento del rifiuto organico che sorgerà proprio nell'area di Geofor. La notizia è certa ed è confermata in qualche modo dal presidente Paolo Marconcini che alcuni giorni fa aveva annunciato che, visto il bilancio positivo che ha chiuso Geofor, sarà indispensabile investire negli impianti e che questa disponibilità è stata manifestata anche dai soci che infatti lasceranno gli utili in azienda. Geofor è un'azienda a partecipazione privata, ovvero la maggioranza della quote la detiene il pubblico e poi c'è un parte delle quote, in questo caso il 40% controllata dai privati. L'impianto di compostaggio avrà la portata di 44mila tonnellate annue e servirà per tutti i comuni dove a gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è Geofor. Si tratta di una struttura anaerobica dove la fermentazione avviene senza l'utilizzo di ossigeno e quindi può essere fatta in un ambiente chiuso, senza emissione di maleodoranze. “L'impianto – spiegano da Geofor – sarà realizzato in modo che presto sia possibile anche fare un ampliamento e arrivare al trattamento di circa 80 mila tonnellate annue”. Un quantitativo che va abbondantemente oltre il fabbisogni dei comuni clienti di Geofor. Una strada che una volta intrapresa porterebbe l'azienda a trattare i rifiuti anche dei comuni non soci, attraverso il pagamento di una tariffa di mercato che genera utile. Tra primi clienti sicuramente vi potrebbero essere tutti comuni dell'area lucchese, visto che proprio da Capannori, comune famoso in Italia per le buone pratiche dei rifiuti, l'amministrazione comunale non è riuscita a realizzare l'impianto di compostaggio. A confermare il fatto che i lucchesi prima o poi dovranno portare l'umido a Pontedera non è la politica ma i numeri: l'impianto di Geofor infatti con le 44 mila tonnellate può garantire l'autosufficienza dei comuni soci e si stima che i comuni della Piana di Lucca producano oltre 40 mila tonnellate annue di organico, in altre parole la stessa quantità a cui corrisponde il futuro ampliamento dell'impianto per un totale di 80mila tonnellate. A conferma di questo ci sono anche le logiche del macro Ato rifiuti, ovvero l'ambito costiero, dove Pisa e Lucca sono inserite con Livorno e Massa. Questa politica sul trattamento dell'umido che Geofor sta per intraprendere quindi anche in previsione della gara per il gestore unico dei rifiuti nell'Ato Costa pone l'azienda pontederese in una posizione di vantaggio e maggiore efficienza, rispetto alle altre.