Cultura

Giornata Internazionale delle Persone Anziane: come invecchieremo

Le previsioni indicano che entro il 2030 gli over 60 aumenteranno di un numero compreso fra il 40 e il 50%

foto: isakarakus / Pixabay

Già da alcuni decenni era evidente la questione dell'invecchiamento della popolazione mondiale, che necessita di politiche ad hoc, spinta da un miglioramento delle condizioni di vita in generale e dalla migliore disponibilità di assistenza medica in grado di estendere la sopravvivenza. È stato così che il 14 dicembre 1990 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la propria Risoluzione 45/106, ha fissato per il 1° ottobre di ogni anno la Giornata Internazionale delle Persone Anziane, a seguito di iniziative come il Piano d'azione internazionale sull'invecchiamento di Vienna, adottato dall'Assemblea mondiale sull'invecchiamento del 1982 e approvato in seguito.

Nel 2002 la seconda Assemblea Mondiale sull'Invecchiamento ha adottato il Piano d'Azione Internazionale sull'Invecchiamento di Madrid per rispondere alle opportunità e alle sfide dell'invecchiamento della popolazione nel XXI secolo e per promuovere lo sviluppo di una società per tutte le età. Uno dei passaggi fondamentali della Risoluzione adottata invita esplicitamente a "riconoscere che gli anziani sono un patrimonio della società e possono contribuire significativamente al processo di sviluppo".

La Giornata Internazionale delle Persone Anziane è stata osservata per la prima volta in tutto il mondo il 1° ottobre 1991, con lo scopo di approfondire il dibattito politico ed istituzionale sui bisogni dell'anziano e sulla sua integrazione, sensibilizzando ogni fascia di età all'importanza di esso. In linea con la disponibilità tecnologica odierna L'Organizzazione Mondiale della Sanità - ricorda l'esperta di tecnologia Fabrizia Laterza della redazione di REVIEWBOX - ha lanciato una serie di strumenti utili a prendersi cura degli anziani in concomitanza alla Giornata Internazionale del 2019: fra quegli strumenti c'è anche una app mobile, WHO ICOPE Handbook, per guidare in maniera interattiva gli operatori socio-sanitari attraverso il processo di screening delle persone anziane a rischio di dipendenza dalle cure in comunità residenziali. L'approccio si basa sulla valutazione delle esigenze di assistenza sanitaria e sociale degli anziani e progettando una assistenza del tutto personalizzata. L'app può essere utilizzata anche da Governi e organizzazioni per formare operatori sanitari e di assistenza sociale dedicati a questo target.

Nel mondo sono circa un miliardo le donne e gli uomini che hanno già compiuto 60 anni e le previsioni indicano che entro il 2030 aumenteranno di un numero compreso fra il 40 e il 50%, superando il numero di giovani e bambini sotto i 10 anni. Gli ultraottantenni dovrebbero addirittura triplicare entro il 2050. Sarà quindi facilmente ipotizzabile che nel prossimo futuro l’organizzazione dell’intera società dovrà tener conto di una popolazione che sarà per la gran parte anziana. Dalla gestione delle infrastrutture ai sistemi della mobilità, dall’organizzazione degli spazi pubblici e privati fino ai consumi: tutto dovrà essere adeguato a questo “nuovo” target. Per un Paese come il nostro da sempre legato al cibo e alla buona tavola è facilmente prevedibile che anche l’offerta gastronomica subirà un mutamento verso una proposta di cibo e integratori multivitaminici adeguati alla terza età.