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Grillaia, duro attacco di Legambiente all'Unione

L'ente accusato di favorire la Nuova Servizi Ambiente a discapito dei cittadini: "Solo Fais si batte per una reale chiusura. Qualcuno l'ha chiamata bomba ecologica"

Il flash mob di agosto di Legambiente

La discarica Grillaia ha già raggiunto la sua capienza massima e si trova in una situazione allarmante, sarebbe illegale ogni nuovo apporto di rifiuti quindi vagliare oggi ogni tipo di soluzione è una non scelta”.

Dura invettiva di Legambiente Valdera contro l'Unione dei Comuni, rea, secondo l'associazione di favorire la Nuova servizi ambiente (Nsa) per quanto riguarda la discarica Grillaia. La Nsa dopo il pronunciamento del Tar potrebbe presto conferire nella discarica altri 270mila metri cubi di rifiuti:”L'Unione Valdera si sveglia in ritardo e decide di non decidere. Dopo anni di discussioni in cui l’Unione Valdera non ha mai espresso alcuna opinione, venerdì 11settembre, alla presenza di poco più della metà dei consiglieri nominati dai Comuni, il consiglio dell’Unione ha stravolto il contenuto dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Cavallini ed ha approvato a maggioranza una mozione che lascia aperta ogni tipo di soluzione”.

“Dalla discussione – riprendono i rappresentanti della Legambiente - era apparso chiaro che l'attuale discarica è in condizioni critiche; le analisi dell'Arpat, anche recentissime, lo certificano, uno dei sindaci (chi? Ndr) ha parlato di 'bomba ecologica'”.

L'Arpat, fa sapere Legambiente, più volte sia nel 2009 che a giugno 2015, ha fatto notare anomalie e mal funzionamenti alla Grillaia, anche delle pompe per estrarre il percolato. Anche a dicembre scorso: “L'Arpat a dicembre aveva fatto delle prescrizioni” dice Legambiente, prescrizioni che riguardano appunto la necessità di intervenire su varie criticità: “A qualcuno risulta che questi lavori siano stati fatti? Eppure c'erano due milioni di euro di fidejussione in contanti che servivano proprio a questo.

Perchè la Provincia non li ha usati? Perchè i Sindaci non hanno insistito ad usarli? Dov'erano tutti?

E' chiarissimo, a questo punto, che si è voluto salvaguardare la Nuova Servizi Ambiente e non gli interessi pubblici dei cittadini e del territorio”.

Solo Fais vuole veramente la chiusura - “I sindaci dell'Alta Valdera che hanno letto le carte, si dovrebbero attivare per la chiusura (come fa solo Terricciola) e non darsi da fare per portare altre 270mila metri cubi di rifiuti. Di fatto i giochi venerdì sono stati chiari: per qualche motivo la forza di governo in Valdera sceglie di far andare avanti il progetto di riapertura della Nuova Servizi Ambiente. Il sindaco Millozzi, (anche con delega provinciale all'ambiente) sapeva di cosa parlava? Se si doveva arrabbiare, poteva farlo innanzitutto con se stesso, per non aver letto le carte e per non essersi informato, per esempio, che la discarica è per rifiuti speciali e, quindi l'argomento 'rifiuti zero', la raccolta differenziata e il 'porta a porta' non erano in discussione...”.

Vanificato il documento di Rossi, Pieroni e dei sindaci - “Il documento approvato dall’Unione Valdera certifica l’inutilità del protocollo d’intesa sottoscritto nel 2014 da Regione, Provincia e Comuni – attacca ancora Legambiente - e toglie definitivamente credibilità politica ai vari sottoscrittori (in primis Rossi, Pieroni e sindaci), dichiara che il Tar convalida il progetto del gestore della discarica quando nella realtà il Tribunale Amministrativo della Toscana non entra nel merito del progetto, ma si limita a rimuovere un palese errore dell’Ufficio Ambiente della Provincia che sospendeva a tempo indefinito l’autorizzazione che lo stesso Ufficio aveva appena emanato ignorando le scelte di indirizzo degli amministratori, ignora la volontà di migliaia di cittadini che con le loro firme chiedono di trovare una soluzione all’allarmante situazione delle discarica di Chianni che non preveda la possibilità di conferire nuovi rifiuti in una discarica già satura”.