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​Grillaia, un incontro per la chiusura

Legambiente Valdera si interroga sulla vicenda della discarica. Sabato 14 un’assemblea per discutere delle condizioni ambientali

“Riaprirla ora con 300mila metri cubi, senza avere l’esatta cognizione di cosa è successo là sotto, sentenze o non sentenze, ci pare una prova di incoscienza che ci lascia esterrefatti”. La pensa così Legambiente Valdera sul caso della Grillaia e proprio per sostenere la necessità di chiudere la discarica senza ulteriori apporti di rifiuti, l’associazione organizza un incontro pubblico.

“È possibile – si chiedono da Legambiente – che da una parte si cerchi di lanciare l’Alta Valdera come una zona a vocazione turistica di buon livello, si veda con piacere l’arrivo di visitatori interessati ai prodotti della terra, si aprano bed&breakfast anche piccoli, si vada verso un’economia sana e sostenibile e poi si dia la disponibilità alla riapertura della discarica?”.

Per rispondere a questa domanda e per approfondire la storia del sito e le condizioni ambientali in cui versa da dopo la chiusura nel lontano 1998, l’appuntamento è per l’incontro fissato per sabato 14 marzo alle 21 nella sala convegni del Comune di Chianni.

“Ora spetta alla Regione Toscana – dicono infine da Legambiente Valdera – far sì che la discarica sia messa in sicurezza senza ulteriore apporto di rifiuti e che siano fatte le verifiche ambientali che chiedeva Arpat, fino a controllare anche chi ha poco controllato finora (la Provincia di Pisa). Se è necessario, usi i poteri sostitutivi, come a volte fa. La regionalizzazione della discarica servì ai bisogni di chi non aveva impianti, non è possibile che il danno ambientale ora ricada sulle piccole amministrazioni locali e sulle popolazioni”.