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I 35 genitori rispondono a Macelloni

Firmatari della lettera padri e madri dei bambini che frequentano l'asilo pecciolese Staccia Buratta. Oggetto del contenzioso l'aumento della retta

L'interno dell'asilo Staccia Buratta

I trentacinque genitori che hanno presentato ricorso al Tar contro gli aumenti all'asilo Staccia Buratta rispondono al sindaco Macelloni. Questa la loro versione della vicenda: “Partendo appunto dai fatti e quindi dall’articolo 30 del Regolamento dell’Unione Valdera citiamo testualmente quanto scritto dal Presidente Millozzi nella sua lettera del 20 Ottobre 2014: 'Non è quindi possibile stabilire una tariffa differenziata per i non residenti comunque iscritti nell’anagrafe dei comuni aderenti all’Unione (i residenti fuori Unione hanno un trattamento di minor favore con quote di contribuzione superiori) tantomeno ad anno educativo già iniziato, anche in considerazione del fatto che una diversa e tempestiva determinazione – in aumento – delle quote di iscrizione, avrebbe costituito un elemento determinante nella scelta delle strutture da parte delle famiglie'. Inoltre su sollecitazione dei genitori il direttore dell'Unione Valdera Giovanni Forte cosi rispondeva, il giorno 5 febbraio 2014, alla nostra lettera di richiesta chiarimenti : '…prima dell’inizio dell’anno scolastico, cioè comunque in tempo utile per l’esercizio della libertà di scelta da parte del genitore rispetto all’offerta presente sul territori ...nel senso che la determinazione della tariffa del servizio di asilo nido deve avere cadenza annuale (non può essere ritoccata in corso d’anno) e deve essere resa nota al più tardi prima dell’inizio dell’anno scolastico a cui si riferisce….'.

I firmatari della lettera presentano poi la sentenza del Tar Lazio per un caso simile: “Sulla sentenza del TAR Lazio presa quale esempio riportiamo dalla stessa : 'deve ritenersi l’illegittimità della delibera con cui, una volta perfezionatosi il procedimento di iscrizione agli asili nido comunali, vengono introdotte modifiche tariffarie più gravose per gli utenti i quali, al momento del perfezionamento dell’iscrizione, hanno fatto affidamento sull’applicazione delle tariffe vigenti all’epoca conosciute e conoscibili'. Secondo i giudici amministrativi, poi, la revisione delle tariffe nella parte in cui le stesse vengono disposte anche per l’anno educativo 2014-2015: 'si traduce in una lesione dell’affidamento legittimamente riposto dai ricorrenti nella permanenza degli unici costi conosciuti e conoscibili di fruizione del servizio richiesto e accettato, e, più in generale, delle regole di imparzialità, correttezza, lealtà dei comportamenti e buona fede'”.

L'auspicio dei genitori era questo: “A fronte di tanta chiarezza eravamo convinti che la giunta ritirasse la delibera evitando oltretutto di gravare con inutili ulteriori costi le casse comunali. Vogliamo assicurare il sindaco, che ama parlare spesso di strumentalizzazione politica, che nessuno dei genitori aspira a sostituirlo ma con determinata convinzione riteniamo la delibera della sua giunta illegittima. Possiamo assicurarvi che la decisione presa è trasparente nel suo intento che è unicamente quello di impugnare un atto amministrativo della giunta”.