Politica

I dubbi di Valdera civica sull'Unione

Secondo Arcenni, Baldini Orlandini e Ticciati l'ente: "Non sta assolutamente assolvendo allo scopo per cui è nata. Quando diminuiranno i costi?"

Dubbi e domande. Sono quelli che la lista Valdera civica espone sul presente, passato e futuro dell'Unione Valdera.

I rappresentanti Matteo Arcenni, Elena Baldini Orlandini e Roberto Ticciati scrivono: “Sono anni che denunciamo alla cittadinanza che l'Unione Valdera non sta assolutamente assolvendo allo scopo per cui è nata. La scelta della giunta di applicare tariffe per la mensa e il trasporto scolastico diverse da comune e comune è solo l’ultima dimostrazione di tutto questo”.

Secondo Valdera civica: “Almeno quattro Comuni meditano non solo di ritirare le deleghe ma di uscire e abbandonare l’Unione Valdera. I piccoli comuni in particolare si sentono oppressi da questa struttura”.

Arcenni, Baldini Orlandini e Ticciati pongono una serie di domande: “Dove sono finite le tante annunciate economie di scala con i risparmi economici? Quando inizieranno le tanto osannate riduzione dei costi sui servizi e il contestuale aumento e miglioramento dei servizi offerti? Quando inizieranno le sinergie tra i comuni e la relativa diminuzione del personale? Come mai nella maggior parte dei casi i contributi arrivati dalla Regione per le funzioni attivate non sono finiti per ridurre i costi e relativi benefici per i cittadini ma per pagare la macchina amministrativa?”

Valdera civica conclude così: “In realtà ad oggi dopo tutti questi anni tutto ciò che rappresentava l’ossatura che ha portato alla nascita dell’Unione Valdera non si è realizzata se non in due situazioni. In primis per garantire un capillare controllo del territorio da parte del partito padrone e poi nel coordinare l’assegnazione e il controllo dei profughi sui comuni della Valdera. Tanto da far sembrare in questi ultimi mesi l’Unione più una sorta di albergo che riesce non solo a gestire i profughi ma anche le singole amministrazione comunali”.