Politica

I numeri del progetto biblioteca Gronchi

12 anni per pensare e realizzare la struttura non ancora ultimata e un investimento di quasi 7 milioni di euro



PONTEDERA - Il progetto di costruzione di uno spazio culturale oggi diventato la biblioteca Gronchi, era già stato presentato nel 2001, quando il sindaco di Pontedera era Paolo Marconcini. I lavori sono poi iniziati nel 2008. Adesso, dopo ben 12 anni dalla sua ideazione, forse la struttura riuscirà a prendere vita. 12 anni per costruire una biblioteca, tempi simbolo di un modo di fare tipicamente all’italiana. Entrando nel cantiere la percezione non è però delle migliori. L’edificio al momento ha soltanto le strutture portanti e manca di tutto il resto. Pensare che nel giro di qualche mese possa essere pronto per ospitare studenti e appassionati di lettura e diventare un polo culturale sembra ancora un’utopia. Il sindaco Millozzi, che questo progetto lo ha ereditato, è però fiducioso di riuscire a inaugurare la biblioteca entro la fine del suo mandato. L’investimento non è da poco, si parla di una cifra che si aggira attorno ai 6 milioni di euro a cui dovranno sommarsene 450 mila previsti per gli arredi. Soprattutto in momenti di crisi come quella attuale la cifra appare astronomica, ma anche in questo caso l’amministrazione prosegue sulla linea dell’ottimismo e si dice pronta a continuare a investire in questo progetto. La nuova biblioteca Gronchi avrà una superficie 4000 metri quadrati, 100 mila libri da consultare e potrà ospitare fino a 250 studenti al giorno. Il plesso si articolerà su due piani. Al piano terra oltre allo spazio front-office e accoglienza sorgerà una sala di consultazione cataloghi, il deposito, un archivio contenente i 100 mila libri, la sala studio con 250 postazioni e una stanza dedicata alla consultazione dei quotidiani. Al primo piano vi sarà la sala multimediale, l’archivio storico, la mediateca e l’emeroteca. La struttura accoglierà al suo interno anche un punto ristoro. Insomma un progetto molto ambizioso che, se davvero riuscisse ad essere portato a termine, porterebbe benefici ben oltre la città di Pontedera, ma che al momento resta, appunto, un progetto in via di realizzazione.