Attualità

In Brasile i robot del Sant'Anna che aiutano a superare gli ictus

Il ricercatore Mazzoleni illustrerà gli studi sui robot che aiutano i pazienti dopo un ictus o che soffrono di malattie respiratorie

I robot che aiutano gli uomini nella riabilitazione dopo un Ictus o nel superare malattie di carattere respiratorio. Non è un libro o un film di fantascienza ma è ciò che verrà illustrato a Bio Rob, dal 12 al 15 agosto a San Paolo in Brasile dall'istituto di biorobotica del Sant'Anna che ha sede anche a Pontedera, in collaborazione con il centro di riabilitazione Auxilium Vitae di Volterra.

Durante la quinta edizione di Bio Rob, la più importante conferenza a livello internazionale di robotica biomedica e biomeccatronica, il ricercatore Stefano Mazzoleni illustrerà i due studi portati avanti in questi anni sui benefici che i pazienti colpiti da ictus e quelli che soffrono di malattie respiratorie hanno nella riabilitazione coadiuvata dai robot.

Durante la relazione degli studi compiuti sui pazienti colpiti da ictus Mazzoleni illustrerà i risultati della riabilitazione sugli arti superiori dopo tre settimane di trattamento. Lo studio è stato effettuato a Volterra su pazienti post-ictus in fase subacuta e cronica. Nella relazione sugli studi dei pazienti che soffrono di malattie respiratorie Mazzoleni mostrerà come la respirazione Nava, ovvero la respirazione assistita, migliori le condizioni del paziente.

Nella delegazione italiana che volerà in Brasile per Bio Rob (la prima edizione venne fatta a Pisa nel 2006) ci sarà anche il direttore dell'istituto di biorobotica del Sant'Anna Paolo Dario che il 14 agosto terrà una lectio magistralis sui traguardi raggiunti e sulle nuove sfide che la robotica si propone per l'assistenza personale dei degenti.