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​Il cucchiaio fallito da Pastore entra nella storia granata

I granata si fermano a 7 gol, uno di meno rispetto a quelli del Lecce, dopo una partita giocata per 120 minuti

Anche il cucchiaio reso famoso da Totti e Del Piero, e col quale il diciannovenne e bravo difensore di fascia Andrea Pastore ha cercato di segnare l'ottavo rigore dopo i sette messi a segno dai suo compagni, ma sempre pareggiati da quegli avversari, passera alla storia del calcio granata, per il quale avversari e stadi come quello di Lecce non sono certo una consuetudine. Lo spareggio di domenica per accedere alla serie B è stato il punto più alto in 102 anni di storia granata. Da Lecce, il Pontedera torna comunque a testa alta, altissima, perché il pareggio col quale si erano conclusi i tempi regolamentare e quelli supplementare gli stava molto stretto ed era il frutto soltanto dei due-tre gol a quel punto facili, ma sprecati sotto la porta avversaria. Sprecati, soprattutto dal bomber Arrighini, o parati dal portiere leccese. Poi sette rigori segnati e infine il cucchiaio, mossa un po' troppo azzardata.