Cronaca

​Il piccolo borgo e i suoi ecomostri

I cittadini di Casciana Alta denunciano l’impatto ambientale e paesaggistico di due plessi abitativi in via Esopo

Ingombranti e vistosi giganti di cemento da tempo in costruzione, proprio di fronte a una zona residenziale. Grandi opere edili destinate ad essere appartamenti, popolari o privati, ma in realtà solo cantieri fatiscenti che per molti cittadini della piccolo borgo di Casciana Alta sono veri e propri ecomostri. Queste le denunce arrivate da alcuni residenti nella frazione di Lari, in merito a due grandi edifici di edilizia popolare in costruzione nella parte nuova del paesino, lungo via Esopo e una sua parallela.

“Plessi – spiegano i cittadini – grandissimi e inopportuni per questo paesaggio, che hanno richiesto oltretutto un notevole sbancamento di terreno nella parte posteriore, a ridosso delle altre case”. Per i cittadini non è in discussione la necessità abitativa, quanto più l’impatto ambientale di questi colossi sul territorio. I residenti si domandano se, piuttosto che investire in nuovi progetti, non era preferibile recuperare il vecchio. “A Casciana Alta – dicono - si calcolano circa cento abitazioni vuote. Perché non esistono normative che prevedano il loro recupero, evitando spreco di terreno, grossi rischi per quegli sbancamenti che in un mondo come quello in cui viviamo è un miracolo che non si portino con sé frane, alluvioni, evacuazioni?”.

Progetti incompiuti fra pilastri di cemento, gru ferme e laghi di acqua piovana. Queste le immagini che fanno arrabbiare tanti cittadini di Casciana Alta e non solo, soprattutto se il pensiero va ai soldi spesi per queste operazioni di edilizia che dovrebbero invece migliorare il territorio.