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​Il Pontedera saluta il suo pubblico

Nel pomeriggio al Mannucci contro la Carrarese bisognosa di punti, poi l'ultima gara a Santarcangelo di Romagna

Ultimi 180 minuti di campionato per la Lega Pro, salvo per chi disputerà gli spareggi, che oggi pomeriggio alle 15 vedono il Pontedera impegnato al Mannucci contro la Carrarese e sabato 9 maggio a Santarcangelo di Romagna.

Altri due avversari bisognosi di punti per salvarsi, come già i granata ne hanno incontrati diversi in questo finale di campionato, per cui saranno ancora partite "vere".

Il "padrone" della Carrarese, nientemeno che Gigi Buffon, ha ordinato il ritiro fin da martedì scorso per la sua squadra sconfitta in casa dalla Spal domenica scorsa, e questo già dice tutto di come gli interessi in campo per questo classico derby toscano abbiano inevitabilmente una caratura diversa per le due contendenti, pur se in casa granata si continua a ripetere che l'obiettivo di conservare almeno il nono e ultimo posto disponibile per giocare l'anno prossimo la Coppa Italia Tim (con possibilità di incontrare anche avversari altolocati di serie A) è importante.

Pur perdendo, il Pontedera ha giocato una bella partita domenica scorsa a Teramo, ma la differenza tra la capolista e i granata sta 'tutta' in queste cifre: le due punte del Teramo, Donnarumma e La Padula, hanno segnato 40 gol (20 a testa) mentre le quattro fra punte e mezzepunte granata sono ferme a quota 11, col trequartista Cesaretti a quota 5 come l'esterno di centrocampo Luperini. Per cui il cannoniere vero è proprio è ancora Gigio Grassi (8 reti) che però da gennaio gioca nell'Ascoli, impegnato nel duello col Teramo per la B.

Una situazione che se una parte denota chiaramente il tallone d'Achille di questo Pontedera del secondo anno di terza serie professionista (prima si chiama C1, ora Lega Pro, ma è la stessa cosa), dall'altro esalta il fatto che senza veri bomber si sia riusciti a conquistare in largo anticipo la salvezza. E che a un certo punto si siano potuti coltivare anche sogni di play off. mentre in tutta l'Italia di Lega Pro si riconosceva il bel gioco della squadra di Indiani.