Cronaca

Il rivenditore sbaglia biglietto e il controllore le fa una multa di 80 euro

Vittima dell'equivoco e della rigidità del controllore una donna di 70 anni. Il suo biglietto valeva pochi centesimi meno di quello regolamentare

Brutta disavventura per una signora di oltre 70 anni che a causa di una svista del rivenditore del biglietto del bus si è vista applicare una multa di oltre 80 euro per una differenza sul documento di viaggio di pochi centesimi. La storia è semplice: una residente al confine tra Ponsacco e il comune di Casciana Terme Lari negli scorsi giorni, non potendo guidare l'automobile per motivi di salute, ha preso il pullman per raggiungere da Pontedera la sua abitazione. Quando è andata a comperare il biglietto ha chiesto un documento di viaggio per Ponsacco dal momento che la sua casa è in quel comune. Il rivenditore le ha dato un biglietto da un euro e 60 centesimi. La donna che ha più di 70 anni e quel giorno si era recata a Pontedera per motivi di salute, è salita sul bus obliterando il biglietto. A metà del percorso è salito anche il controllore. Quando ha verificato il documento di viaggio ha chiesto alla signora dove fosse diretta e da dove provenisse. Lei candidamente ha indicato la fermata poco fuori Ponsacco e ha spiegato che era salita a Pontedera a quel punto l'inflessibile verificatore ha sanzionato la settantenne perché il suo biglietto era del valore di un euro e 60 centesimi, mentre per quella fermata a causa di due chilometri in più avrebbe dovuto acquistare un documento di viaggio del valore di 2 euro 30 centesimi.

Insomma una differenza di 90 centesimi. La donna che con molta onestà ha detto che era salita a Pontedera e che era la prima volta che utilizzava il pullman per compiere quel tragitto, si è vista staccare una multa da 80 euro nonostante abbia spiegato al controllore che lei aveva chiesto un biglietto per Ponsacco e non voleva certo risparmiare 90 centesimi. L'esattore del trasporto pubblico urbano non ha voluto sentire ragioni e ha sanzionato la donna che oltre a vivere della propria pensione di poche centinaia di euro ha anche vari problemi di salute. Un'applicazione ferrea della legge da parte del controllore che, merita precisarlo ha solo fatto il proprio lavoro, anche se forse ha applicato il regolamento con troppa rigidità, sopratutto se si tiene conto che a non pagare il biglietto di solito non sono gli anziani, ma altre categorie di passeggeri che spesso la fanno franca perché i controlli non vengono fatti su tutte le corse. Adesso la donna per non pagare la multa dovrà chiedere al rivenditore di compilare un documento dove quest'ultimo conferma che l'errore non è stato causato dalla cattiva fede della signora, ma da una sua svista e presentare una vasta documentazione all'ente che gestisce il servizio di trasporto pubblico urbano tra Pontedera e Ponsacco.