Lavoro

Il Sant'Anna studia il ride sharing che intanto dilaga anche in Valdera

La formula di viaggio condiviso riscuote molto successo e i ricercatori la mettono sotto la lente per capirne il successo

Agli italiani il viaggio condiviso piace. Almeno secondo le anticipazioni dei risultati del primo sondaggio condotto su una community di Ride Sharing in Italia dalla scuola superiore Sant’Anna e promosso daBlaBlaCar, community leader del settore che opera tramite siti web in dieci lingue in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Russia e Ucraina.

Pratica sempre più diffusa, il viaggio condiviso è frutto di una piattaforma che mette in contatto automobilisti con persone in cerca di un passaggio per promuovere un modo nuovo, economico e sostenibile di viaggiare.

Dall’analisi dei primi risultati dell’indagine sugli utenti del viaggio condiviso condotta dall’istituto di Management della scuola superiore Sant’Anna, gli utenti hanno di solito un’occupazione, stanno attenti al risparmio, si chiedono come contribuire a rispettare di più l’ambiente e considerano lo spostamento non soltanto come una necessità o un’opportunità ma come un’occasione per socializzare.

La diffidenza iniziale nel salire in macchina con uno sconosciuto, stando ai primi risultati del questionario, viene superata grazie ai meccanismi di verifica dell’identità e i commenti lasciati sul network dagli altri utenti al conducente.