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Le spoglie del soldato poeta a casa dopo 70 anni

La famiglia Salvetti pensava che Antonio fosse morto in Grecia nel '44. Invece, malato, fu portato in Germania. Scrisse poesie sulla patria. Oggi la messa per ricordarlo

Il soldato poeta ritorna in patria. Dopo 70 anni le spoglie di Antonio Salvetti sono tornate a Chianni. Salvetti era nato nel 1905 a Chianni e nel 1921 aveva deciso di trasferirsi a Firenze per arruolarsi nella Guardia di finanza ma dopo qualche anno era tornato a casa per occuparsi dell'azienda di famiglia, riprendendo gli studi classici da autodidatta e iniziando a scrivere decine di poesie sulla famiglia, la religione e la patria. Ma proprio l'amore per la patria lo spingerà nel 1941 ad arruolarsi di nuovo nell'esercito italiano e a raggiungere Rodi, colonia italiana in quel momento.

Dalla Grecia Salvetti scrisse molte lettere alla famiglia in cui annunciò anche il peggioramento dello stato di salute. Tre anni dopo, nell'estate del 1944 la famiglia Salvetti ricevette l'ultima lettera di Antonio. Pensarono che fosse morto nel massacro avvenuto sulle coste dell'isola dopo l'armistizio. Invece il militare fu trasportato in Germania per essere curato e lì morì il 14 dicembre 1944.

Stamani alle 9,30 nella chiesa parrocchiale di Chianni è stata celebrata una messa in onore di Salvetti.