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​Imu terreni agricoli, Coldiretti chiede proroga

Per l’associazione di categoria la tassa accelererà lo spopolamento delle zone montane. A far scattare il pagamento è l’altitudine dei Municipi

“L’Imu sui terreni agricoli di montagna, se confermata dal governo, rischia di imprimere una nuova durissima accelerazione allo spopolamento delle aree rurali più difficili e svantaggiate”. Questa la denuncia lanciata da Coldiretti Pisa che ricorda che, salvo ripensamenti del governo, entro il 26 gennaio la tassaverrà applicata in tutti i 37 comuni, anche in quelli che erano considerati esentati perché ubicati in zone montane.

Solamente per sette Comuni, situati fra i 280 e i 600 metri di altitudine, l’applicazione dell’Imu su terreni agricoli sarà parziale. “A far scattare il pagamento infatti – spiegano da Coldiretti – non sarebbe più la posizione dei terreni aziendali in montagna, ma l’altitudine in cui si trova ilpalazzo comunale: se è al di sotto dei 280 metri sul livello del mare, anche se il terreno è sopra i 600 metri, il titolare sarà chiamato a pagare”.

L’associazione lamenta anche i tempi troppo stessi della scadenza del 26 gennaio e sostiene la richiesta avanzata da più parti di prorogare il termine del pagamento.

La preoccupazione di Coldiretti è il rischio di un ulteriore spopolamento delle zone montane, dove gli imprenditori agricoli sono le sentinelle del territorio e costituiscono un presidio per prevenire il dissesto idrogeologico.