Prime condanne per la banda di rapinatori di banche che fra il 2012 e il 2013 ha colpito anche istituti di credito a Santa Maria a Monte, Vicopisano e Cascine di Buti, riuscendo a portar via in totale oltre 40mila euro.
Dopo gli arresti in flagranza di reato e l’esecuzione di provvedimenti di cattura emessi dalle autrità giudiziarie di Pisa e Livorno, sono arrivate anche le prime condanne nell’indagine “Cutter”, dirette dai pm Antonio Giaconi e Sisto Restuccia e condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Pisa che hanno fatto piena luce su numerose rapine commesse nel biennio 2012-2013 nelle province di Pisa, Lucca e Firenze da una banda di malviventi capeggiata da un 41enne di Ponte Buggianese e un 51enne catanese residente in Montecatini Terme.
I due furono bloccati nel maggio 2013 a Pisa, dopo la fuga in seguito a una rapina oltre 22mila euro in una filiale della Cassa di Risparmio di Volterra a San Vincenzo. Da lì partirono le indagini delle autorità giudiziarie, con analisi di filmati, perquisizioni, pedinamenti, videoriprese, riscontri, sequestri e intercettazioni.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno, per l’evento criminoso di San Vincenzo, ha ora condannato per rapina aggravata e sequestro di persona entrambi i ladri, infliggendo al 41enne la pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione e 2000 euro di multa, mentre al 51enne 4 anni e 8 mesi più 3800 euro di multa. I due sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali e quelle per il mantenimento in carcere.
Nei giorni scorsi la Procura di Pisa ha chiuso le indagini e fatto notificare l’avviso di conclusione ai quattro indagati: i due malviventi tuttora detenuti, un altro 37enne di Pistoia e una donna di 32 anni di Ponte Buggianese, entrambi complici. Presto seguirà la richiesta di rinvio a giudizio.
Fra il 2012 e il 2013 al gruppo vengono contestate a vario titolo rapine o tentate rapine anche a Capannori, Sesto Fiorentino, San Giuliano Terme, Ponte a Egola, Lucca, Firenze.